IHS Markit PMI composito Eurozona: a luglio crescita più rapida in oltre 2 anni
IHS Markit PMI composito Eurozona: a luglio crescita più rapida in oltre 2 anni


Con un aumento di più di 6 punti e salendo a 54.9, l’Indice IHS Markit PMI della Produzione Composita di luglio ha mantenuto il recente trend al rialzo. Si è rilevata dunque una crescita rispetto a 48.5 di giugno e un valore leggermente maggiore rispetto alla recente stima flash di 54.8. C’è da aggiungere che è la prima volta che l’indice si posiziona al di sopra della soglia di non cambiamento di 50.0 dal mese di febbraio, rappresentando tra l’altro l’espansione più rapida da giugno 2018. A luglio, sia il settore che produce beni che quello dei servizi hanno indicato forti tassi di incremento, con il manifatturiero che ha registrato un tasso di espansione leggermente più marcato. Se il terziario ha segnato a luglio il primo aumento dell’attività in cinque mesi, il manifatturiero ha indicato la prima crescita della produzione dall’inizio del 2019. Nei paesi dell’eurozona, l’espansione è stata generale e guidata dalle due principali economie. La Francia, con la crescita più rilevante in quasi due anni e mezzo, ha indicato un considerevole incremento dell’attività. La Germania ha beneficiato del migliore rialzo dell’attività in poco meno di due anni. Allo stesso tempo, Spagna e Italia hanno indicato crescite forti. L’attività complessiva di luglio è aumentata ad un ritmo molto più rapido del volume dei nuovi ordini. Infatti, se il progressivo allentamento delle restrizioni ha contribuito a sostenere il primo aumento dei nuovi ordini in cinque mesi, la domanda è rimasta compromessa dalla persistente debolezza degli scambi commerciali internazionali Anche se marginalmente, gli ultimi dati di luglio hanno mostrato un calo delle commesse estere per il ventiduesimo mese consecutivo. Il campione intervistato, malgrado la crescita di attività e nuovi ordini, ha continuato ad operare con un considerevole livello di capacità in eccesso. Le commesse inevase di luglio si sono ridotte ulteriormente, indicando un calo, anche se relativamente modesto, per il diciassettesimo mese consecutivo. Le aziende hanno di conseguenza attuato ancora tagli sul personale, segnando la quinta riduzione mensile consecutiva dei livelli occupazionali. Se la portata dei licenziamenti si è indebolita toccando il valore minore della sequenza, il tasso di licenziamento è stato comunque sostenuto. I dati raccolti nelle varie nazioni hanno indicato i cali più forti in Italia, Spagna e Germania. In merito ai prezzi, nonostante l’attuale calo dei costi indicato dal settore manifatturiero, è stato segnalato un modesto incremento delle spese operative. Le pressioni competitive ed il difficile clima economico hanno tuttavia causato sconti maggiori in entrambi i settori. In merito alle aspettative sui prossimi 12 mesi, le aziende del settore privato prevedono in media un aumento dell’attività rispetto ad oggi. Anche i livelli di l’ottimismo riportati sono stati i migliori da febbraio.



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Secondo Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, “L’attività terziaria dell’eurozona di luglio è tornata a segnare valori in crescita ad un tasso che non si vedeva da più due anni. Francia e Germania hanno beneficiato degli incrementi più forti, ma un ritorno all’espansione è stato registrato anche in Spagna e Italia grazie al progressivo allentamento delle misure di contenimento del Covid-19. Dopo il crollo senza precedenti avutosi nel secondo trimestre, il ritorno alla crescita del settore terziario unito all’impennata della produzione manifatturiera, rappresenta un buon auspicio per la ripresa dell’economia dell’eurozona del terzo trimestre. La sostenibilità della ripresa potrà essere determinata soprattutto dal numero di nuovi casi positivi, e i recenti aumenti di contagi mettono a forte rischio molte aziende del settore terziario come quelle dedicate a viaggi, turismo e ricettività. Ad ogni modo, anche se non ci sarà un peggioramento dell’infezione, le misure di distanziamento sociale rimarranno effettive finché sarà disponibile il vaccino o una cura efficace, frenando per molte aziende la possibilità di tornare alla capacità pre-pandemica. Ciò rappresenta il vincolo principale sulle prospettive di ripresa economica a lungo termine”.

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Classifica del PMI Composito per Paese
Francia: 57.3 (flash 57.6 e massimo in 29 mesi);
- Germania: 55.3 (flash 55.5 e massimo in 23 mesi):
- Spagna: 52.8 (massimo in 15 mesi);
- Italia: 52.5 (massimo in 24 mesi).

 

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