Confcommercio Misery Index: a gennaio salgono disagio sociale e disoccupazione
Confcommercio Misery Index: a gennaio salgono disagio sociale e disoccupazione


Il Misery Index di Confcommercio (MIC) di gennaio si è attestato su un valore stimato di 18,3 punti, in aumento di un decimo di punto rispetto a dicembre. L’andamento del MIC dell’ultimo mese è sintesi di un lieve calo dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto e di un aumento della disoccupazione estesa. Il dato di gennaio conferma la sostanziale tendenza alla stabilizzazione dell’indicatore, che da giugno del 2017 mostra movimenti molto contenuti. Nonostante permangano dinamiche produttive positive negli ultimi mesi si è registrata una certa difficoltà al miglioramento dei livelli occupazionali, situazione che ha impedito di incidere in misura significativa sulla disoccupazione e di riportare su valori più contenuti l’area del disagio sociale. A gennaio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato all’11,1% in leggera risalita (due decimi) rispetto a quanto registrato il mese precedente. Il dato riflette un lieve miglioramento sul versante degli occupati, aumentati di 25mila unità rispetto a dicembre e di 156mila unità nei confronti dello stesso mese del 2017, ed un peggioramento su dicembre dei disoccupati, il numero di persone in cerca di lavoro è aumentato di 64mila unità. Nel confronto su base annua permane una tendenza al miglioramento della disoccupazione con una riduzione dei disoccupati di 147mila unità. A completare il quadro si sottolinea come la CIG continui a mostrare un andamento favorevole: a gennaio le ore autorizzate si sono ridotte del 43,3% su base annua. Questa dinamica ha comportato una riduzione sia in termini congiunturali, che tendenziali delle ore di CIG effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a ULA. Più articolata continua a risultare la situazione sul fronte degli scoraggiati per i quali si è rilevato una contenuta diminuzione su base mensile e una stabilità nel confronto con gennaio 2017. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato ad un aumento del tasso di disoccupazione esteso di due decimi di punto in termini congiunturali e ad una diminuzione di sei decimi nel confronto annuo. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dell’1,3% su base annua, in calo di due decimi di punto rispetto a quanto rilevato a dicembre. La figura mostra le due componenti del MIC (in rosso l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto ed in blu la disoccupazione estesa), mentre l’ingrandimento riporta l’andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi dieci mesi.



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