Commercio al dettaglio: congiuntura stazionaria ad aprile (+4,6% su anno)
Commercio al dettaglio: congiuntura stazionaria ad aprile (+4,6% su anno)


Se non cresce la domanda interna non può crescere l’inflazione, e se non cresce la disponibilità economica delle famiglie non possono riprendere i consumi interni. Insomma, un cane che si morde la coda. Un tema che abbraccia anche il mondo del lavoro, dal momento che disoccupazione e CIG (e oltre 140 tavoli aperti al MISE per crisi) richiedono decisioni drastiche e coraggiose. Ma torniamo ai consumi. Secondo quanto comunicato dall’ISTAT, ad aprile si registra una sostanziale stazionarietà delle vendite al dettaglio in termini congiunturali, sia rispetto al mese di marzo che al precedente trimestre mobile (nov18-gen19). Ricordiamo che ieri l’Eurostat ha certificato un calo dello 0,4% per l’eurozona. L’incremento italiano che si osserva in termini tendenziali è dovuto quasi esclusivamente alla forte crescita registrata per i beni alimentari, che hanno beneficiato dell’incremento di vendite legato alle festività pasquali. Nel complesso dei primi quattro mesi dell’anno le vendite mostrano un contenuto profilo di crescita tendenziale (+0,6%) che riflette dinamiche divergenti della grande distribuzione (+1,1%) e soprattutto del commercio elettronico (+14,5%) rispetto al leggero calo registrato per le vendite degli esercizi operanti su piccole superfici. Entrando più in profondità nei dettagli, ad aprile 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale nulla sia in valore sia in volume. Questa dinamica stazionaria è la sintesi di un aumento delle vendite dei beni alimentari (+1,0% in valore e +1,1% in volume) e di un calo delle vendite dei prodotti non alimentari (-0,7% in valore e -0,6% in volume). Nel trimestre febbraio-aprile 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio restano sostanzialmente stazionarie sia in valore sia in volume. Le vendite di beni alimentari crescono dello 0,1% in valore mentre calano dello 0,2% in volume, quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,1% in valore e restano invariate in volume. Su base annua, le vendite al dettaglio aumentano del 4,2% in valore e del 4,6% in volume. La crescita complessiva è trainata dal positivo andamento dei beni alimentari (+8,8% in valore e +8,5% in volume), mentre si registra un aumento più contenuto per le vendite dei beni non alimentari (+0,6% in valore e +1,3% in volume). Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee per i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per informatica, telecomunicazioni, telefonia (+4,7%) e Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,1%), mentre le flessioni più marcate si registrano per Calzature ed articoli in cuoio e da viaggio (-3,3%) e Abbigliamento e pellicceria (-1,3%). Rispetto ad aprile 2018, il valore delle vendite al dettaglio registra un aumento marcato per la grande distribuzione (+7,5%) mentre di entità molto minore è la crescita delle vendite per le imprese operanti su piccole superfici (+0,6%). In forte crescita il commercio elettronico (+17,2%).



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