Quando molti osservatori commentano un po’ scetticamente i risultati sulla crescita dell’Italia, indicano proprio che è vero che i numeri sono positivi, che c’è una ripresa in atto, ma è altrettanto vero che il nostro Paese cresce meno degli altri. E dall’Eurostat è arrivata l’ennesima conferma, almeno su base congiunturale. Infatti, secondo l’istituto di statistica, ad agosto 2017 rispetto al luglio 2017, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dell'1,4% nell'eurozona (EA19) e dell'1,7% nell'UE28. A luglio 2017 la produzione industriale era aumentata dello 0,3% nell'area dell'euro, mentre era diminuita dello 0,3% nell'UE28. Ad agosto 2017 rispetto ad agosto 2016, la produzione industriale è aumentata del 3,8% nell'area dell'euro e del 3,9% nell'UE28.
Confronto mensile per gruppo principale industriale e per Stato membro
L'incremento dell'1,4% della produzione industriale nell'eurozona ad agosto 2017, rispetto al mese precedente, è dovuto alla produzione di “beni strumentali” (+3,1%), dei “beni di consumo durevoli” (+1,3%), dei “beni intermedi” (+1,2%) e dell'energia (+0,2%), mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è rimasta stabile. Nell'UE28 l'incremento dell'1,7% è dovuto alla produzione di “beni strumentali” (+3,2%), dei “beni di consumo durevoli” (+1,2%), dei “beni intermedi” (+1,0%), di “energia” (+0,7%) e dei “beni di consumo non durevoli” (+0,4%). Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi sono stati registrati nella Repubblica Ceca (+14,3%), Malta (+5,4%) e Portogallo (+4,7%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate nei Paesi Bassi (-2,3%), Svezia (-1,8%), Francia e Finlandia (entrambi -0,4%). L’Italia se l’è cavata con un dignitoso +1,2%.
Confronto annuale per gruppo principale industriale e per Stato membro
L'incremento del 3,8% nell'area dell'euro ad agosto 2017, rispetto ad agosto 2016, è dovuto alla produzione di “beni intermedi” (+5,3%), dei “beni di consumo” (+4,9%), dei “beni di consumo durevoli” (+3,6%) e dei “beni di consumo non durevoli” (+2,4%), mentre la produzione di “energia” è diminuita dello 0,7%. Nell'UE28 l'incremento del 3,9% è dovuto alla produzione di “beni strumentali” (+5,5%, ai “beni intermedi” (+5,3%), ai “beni di consumo durevoli” (+3,6%) e ai “beni di consumo non durevoli” (+2,3%), mentre la produzione di energia è diminuita di 0,4%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi della produzione industriale sono stati registrati in Lituania (+13,1%), Lettonia (+12,1%) e Romania (+10,3%). Una diminuzione è stata osservata nei Paesi Bassi (-1,8%). L’Italia ha fatto registrare un +5,7%, la Francia un modesto +1,3%, mentre la Germania un +4.7%.