Secondo quanto comunicato dall’Eurostat, ad agosto 2018 rispetto a luglio 2018, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dell'1,0% nell'eurozona (EA 19) e dello 0,8% nell'UE28. A luglio 2018, la produzione industriale era diminuita dello 0,7% nell'area dell'euro e dello 0,6% nell'UE28. Ad agosto 2018 rispetto ad agosto 2017, la produzione industriale è aumentata dello 0,9% nell'area dell'euro e dell'1,2% nell'UE28.
Confronto mensile per settore industriale e per Stato membro
Nell'eurozona ad agosto 2018, rispetto al mese precedente, la produzione di energia è aumentata dell'1,9%, quella dei “beni di consumo durevoli” dell'1,5%, dei “beni di consumo e non durevoli” del 1,4% e dei “beni intermedi” dello 0,4%. Nell'UE28, la produzione di “beni capitali” è aumentata dell'1,2%, dei “beni di consumo non durevoli” dell'1,1%, dell'energia dello 0,9%, dei “beni di consumo durevoli” dello 0,8% e dei “beni intermedi” dello 0,3%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi sono stati registrati a Malta (+9,9%), Irlanda (+8,0%) e Ungheria (+3,8%). Una diminuzione è stata osservata in Danimarca (-4,5%). L’Italia ha fatto registrare un +1,7%, la Francia un +0,3%, mentre la Germania non ha fatto registrare alcuna variazione.
Confronto annuale per settore industriale e per Stato membro
Nell'area dell'euro ad agosto 2018, rispetto ad agosto 2017, la produzione di “beni di consumo non durevoli” è aumentata del 3,1% e quella dei “beni strumentali” dell'1,3%, mentre la produzione di “beni di consumo durevoli” è diminuita dell'1,1%, dei “beni intermedi” dello 0,4% e l'energia dello 0,3%. Nell'UE28, la produzione di “beni di consumo non durevoli” è aumentata del 2,8%, quella dei “beni strumentali” dell'1,6%, dei “beni di consumo durevoli” dell'1,2% e dei “beni intermedi” dello 0,4%, mentre la produzione di energia è diminuita dello 0,7%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori aumenti sono stati registrati in Irlanda (+15,1%), Slovenia (+7,0%) e Lettonia (+6,4%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Danimarca (-3,9%), Portogallo (-3,3%) e Lussemburgo (-2,6%). L’Italia ha fatto registrare un -0,8%, la Francia un +1,7% e la Germania un -0,5%.