Eurozona: produzione industriale +0,9% a gennaio (Italia -2,3%)

Italia sempre più fanalino d’Europa. Eurostat ha infatti comunicato che a gennaio 2017 rispetto a dicembre 2016, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dello 0,9% nella zona euro (EA19) e dello 0,5% nella EU28. A dicembre 2016 la produzione industriale era scesa dell’1,2% nella zona euro e dello 0,7% nella EU28. A gennaio 2017 rispetto a gennaio 2016, la produzione industriale è aumentata del 0,6% nella zona euro e dell’1,3% nella EU28.

Confronto mensile per settore e per Stato membro
L'aumento dello 0,9% della produzione industriale nella zona euro a gennaio 2017, rispetto a dicembre 2016, è dovuto alla produzione di “beni strumentali” (+2,8%) ed “energia” (+1,9%), mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è scesa dello 0,7%, mentre sia i “beni intermedi” sia i “beni di consumo durevoli” sono calati dello 0,4%. Nella EU28, l'aumento dello 0,5% è dovuto alla produzione di “beni strumentali” (+2,4%) ed “energia” (+1,5%), mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è scesa del 1,5%, i “beni di consumo durevoli” dello 0,9% e i “beni intermedi” dello 0,4%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori incrementi sono stati registrati in Irlanda (+3,4%), Germania (+3,3%) e in Grecia (+2,5%), mentre le maggiori diminuzioni in Croazia (-6,8%), Danimarca (-4,6%) e in Bulgaria (-3,9%). L’Italia ha fatto rilevare uno sconfortante -2,3%.
Confronto annuale per settore e per Stato membro
L'aumento dello 0,6% della produzione industriale nella zona euro a gennaio 2017, rispetto a gennaio 2016, è dovuto alla produzione di “energia” (+6,9%), “beni di consumo durevoli” (+1,5%) e dei “beni intermedi” (+0,8%), mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è diminuita del 2,6% e quella dei “beni strumentali” dello 0,8%. Nella EU28, l'aumento dell’1,3% è dovuto alla produzione di “energia” (+5,6%), “beni di consumo durevoli” (+2,0%), “beni intermedi” (+1,7%) e dei “beni strumentali” (+0,8%), mentre la produzione di “beni di consumo non durevoli” è scesa del 2,2%. Tra gli Stati membri per i quali i dati sono disponibili, gli aumenti più elevati della produzione industriale sono stati registrati in Lituania (+8,4%), Grecia (+7,4%) ed Estonia (+6,7%), mentre le maggiori diminuzioni in Irlanda (-8,6%), Bulgaria (-1,2%) e Lussemburgo (-0,9%). Per l’Italia la prestazione è stata -0,5%.