Eurozona: a settembre produzione industriale -0,6% su mese e +3,3% su anno
Eurozona: a settembre produzione industriale -0,6% su mese e +3,3% su anno


Secondo quanto comunicato dall’Eurostat, a settembre del 2017, rispetto ad agosto, la produzione industriale è diminuita dello 0,6% nell'eurozona (EA19) e dello 0,5% nell'UE28. Ad agosto 2017 la produzione industriale era aumentata dell'1,4% nell'area dell'euro e dell'1,7% nell'UE28. A settembre 2017, rispetto a settembre 2016, la produzione industriale è aumentata del 3,3% nell'area dell'euro e del 3,6% nell'UE28.



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Confronto mensile per gruppo principale industriale e per Stato membro
La riduzione dello 0,6% della produzione industriale nell'eurozona a settembre 2017, rispetto ad agosto 2017, è dovuta alla produzione di “beni strumentali” (-1,6%), “beni di consumo durevoli” ed “energia” (-0,9%), “beni intermedi” (-0,6%). la produzione di “beni di consumo non durevoli” è aumentata dello 0,1%. Nella UE28, la diminuzione dello 0,5% è dovuta alla produzione di “beni strumentali” (-1,4%), “energia” (-0,6%), “beni intermedi” e “beni di consumo non durevoli” (-0,3%) e “beni di consumo durevoli” (-0,1%). Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori riduzioni della produzione industriale sono state registrate in Portogallo (-6,7%), Danimarca (-3,7%) e Grecia (-3,6%), mentre i maggiori aumenti nei Paesi Bassi (+4,3%), Svezia (+2,4%) ed Estonia (+2,3%). L’Italia ha fatto registrare un -1.3%.
Confronto annuale per gruppo principale industriale e per Stato membro
L'incremento del 3,3% della produzione industriale nell'area dell'euro a settembre 2017, rispetto a settembre 2016, è dovuto alla produzione di “beni di consumo durevoli” (+6,9%), “beni intermedi” (+4,6%), “beni capitali” (+4,5%) e “beni di consumo non durevoli (+1,5%), mentre la produzione di “energia” è diminuita dell'1,7%. Nella UE28 l'incremento del 3,6% è dovuto alla produzione di “beni di consumo durevoli” (+6,6%), “beni capitali” (+4,9%), “beni intermedi” (+4,7%) e dei “beni di consumo non durevoli” (+1,6%), mentre la produzione di “energia” è diminuita dello 0,1%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi sono stati registrati in Lettonia (+12,9%), Slovenia (+8,6%) e Ungheria (+8,0%). Una diminuzione è stata osservata in Irlanda (-3,1%). L’Italia ha fatto rilevare un +2,4%.

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