Commercio estero: a luglio export -2,6% e import +2,4%. In calo il surplus
Commercio estero: a luglio export -2,6% e import +2,4%. In calo il surplus


La nostra vocazione all’esportazione verso i mercati esteri è una dei fattori che tiene i conti dell’Italia sopra l’ipotetica linea di galleggiamento. Il surplus delle partite correnti ci mette in una posizione favorevole rispetto ad altri Paesi che sono in crisi anche per eccesso di importazioni, vedi la Francia. E quindi non è mai un buon segno quando, anche se su base mensile, le esportazioni sono superate dalle importazioni, come è accaduto a luglio. Le dinamiche commerciali registrate a luglio infatti sono caratterizzate dalla divaricazione tra aumento delle importazioni e riduzione delle esportazioni, soprattutto verso l’area extra-Ue. A livello di trimestre mobile, l’evoluzione congiunturale dell’export risulta comunque positiva anche se ampiamente inferiore alla crescita delle importazioni. La crescita sostenuta dell’export su base annua, che si riduce solo di poco al netto dell’effetto dei giorni lavorativi, è sostenuta dai prodotti in metallo e dai macchinari. Entrando più in profondità dei dati, secondo l’ISTAT, a luglio si stima un calo congiunturale per le esportazioni (-2,6%) e un aumento per le importazioni (+2,4%). La flessione congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente all’ampia diminuzione delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,5%) mentre quella verso l’area Ue è meno intensa (-0,4%). Nel trimestre maggio-luglio 2018, rispetto al precedente, si registrano incrementi per entrambi i flussi, più intensi per le importazioni (+3,0%) che per le esportazioni (+1,2%). A luglio 2018 l’aumento dell’export su base annua è pari al 6,8% e coinvolge sia l’area Ue (+8,5%) sia i paesi extra Ue (+4,8%). La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell’export a +5,1% e quella dell’import a +8,7%. Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di luglio, si segnalano metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+12,4%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+7,0%), prodotti petroliferi raffinati (+41,6%) e mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12,0%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di autoveicoli (-6,0%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-2,8%). Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni sono Francia (+11,9%), Germania (+9,0%), Svizzera (+14,4%) e Spagna (+8,7%). Nel periodo gennaio-luglio 2018, la crescita tendenziale dell’export è pari a +4,2% ed è sospinta da metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+11,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici e apparecchi elettrici (+5,0% entrambi). Si stima che il surplus commerciale si riduca di 886 milioni di euro (da +6.562 milioni a luglio 2017 a +5.676 milioni a luglio 2018). Nei primi sette mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +24.734 milioni (+47.623 milioni al netto dei prodotti energetici).



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