Troppo ottimismo in giro o scarsa percezione dei dati macro?
Marciot (Unigestion): dopo essersi concentrati sull'impatto economico devastante del virus in termini di perdite umane e di crescita economica, il sentiment degli investitori è diventato via via più positivo
I mercati azionari hanno mostrato ultimamente segnali di resilienza, nonostante i terribili dati macroeconomici e le notizie contrastanti sul fronte della pandemia. La lotta tra le banche centrali e l'impatto delle misure di contenimento sulla crescita sta infuriando, ma il sentiment degli investitori rimane essenziale. Fintanto che persisterà un sostegno illimitato, i rischi al ribasso per gli asset rischiosi saranno contenuti. Ciononostante, la dispersione tra e all'interno delle diverse classi di attivi rimane elevata e gli effetti a catena dell'attuale tracollo economico non sono ancora stati misurati. La cautela e la selettività rimangono fondamentali per navigare in queste correnti incrociate, così come uno sguardo più in profondità per valutare se l'attuale cambiamento del sentiment sarà di lunga durata, oppure breve e fragile.
La recessione è arrivata
Dopo qualche settimana di attesa per vedere il vero impatto della pandemia sui dati economici, ora non abbiamo dubbi che la recessione è arrivata, si è consolidata e sarà profonda. Il 68% dei dati misurati dal nostro Growth Nowcaster si sta deteriorando: un livello di attività paragonabile alle recessioni del 1990 e del 2001, con una forte probabilità di scendere ai livelli del 2008. I sondaggi e gli indicatori principali sono già scesi a questi livelli o al di sotto di essi: l'IFO tedesco è inferiore di 10 punti rispetto ai livelli del 2008, mentre negli Stati Uniti, gli indici Philadelphia e Empire State sulle business conditions sono precipitati a livelli senza precedenti: -80 e -57 rispettivamente, rispetto al -40 della crisi finanziaria. La disoccupazione negli Stati Uniti è aumentata di 26 milioni di persone in un mese (circa il 10% della forza lavoro), e la natura dello shock rende difficile stabilire se la maggior parte di questa distruzione di posti di lavoro sarà riassorbita nel prossimo futuro. Ogni settore dell'economia sta subendo un duro colpo e gli investimenti, i consumi e le aspettative sono i più penalizzati. Le attuali previsioni degli economisti sul Pil per il 2020 indicano una contrazione del -3,4% negli Stati Uniti e del -5% in Europa, in linea con le ricerche sulla pandemia che, in uno ''scenario di base'', indicano una contrazione del -3% negli Stati Uniti e del -4% in Europa.
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