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03/04/2024

idee

L'innovazione passa dai brevetti: a che punto è l'Italia

Volpe (EPO): l'Italia sta dimostrando una crescita e un'attenzione ai brevetti, ma molto c'è ancora da fare

I Brevetti rappresentano un'ottima cartina torna sole dell'innovazione nei vari paesi. Abbiamo intervistato Alessia Volpe, responsabile della divisione Stati Membri e paesi limitrofi, presso la direzione principale Affari europei e internazionali dell'EPO (Ufficio Europeo dei Brevetti) proprio per capire lo stato di salute del nostro Paese e dell'Europa in generale.



L'innovazione si misura con il numero di brevetti: qual è il trend?


Le domande di brevetto, depositate per proteggere e commercializzare le invenzioni, sono un primo indicatore degli investimenti in R&S delle aziende e i nostri dati più recenti confermano una crescita sostenuta dell'innovazione nel 2023. Secondo l'ultimo Indice dei Brevetti, l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) ha ricevuto lo scorso anno oltre 199.000 domande di brevetto, con un aumento del 2,9% rispetto al 2022, si parla dell'aumento più alto mai osservato fino ad oggi.

 

I settori in rapida crescita sono quelli delle tecnologie digitali e dell'energia verde. Il mercato tecnologico europeo si posiziona anche a livello globale, con richieste di brevetto soprattutto dalla Cina e dalla Repubblica di Corea, due paesi che hanno registrato la crescita maggiore nel 2023. Circa il 43% delle domande di brevetto totali è arrivata da aziende e inventori dei 39 Stati membri dell'EPO, mentre il 57% proveniva da paesi extraeuropei. Anche il nuovo Brevetto Unitario, che mira a ridurre i costi per le imprese e a semplificare la protezione e l'applicazione dei brevetti in Europa, si è dimostrato popolare tra i richiedenti di tutto il mondo.

La dimensione delle aziende ha ancora un ruolo significativo o le startup stanno crescendo?


I nostri principali richiedenti di brevetto all'EPO sono alcuni dei più noti marchi globali della tecnologia e dell'ingegneria che cercano di proteggere le loro invenzioni sui mercati europei (i primi cinque nel 2023 sono Huawei, Samsung, LG, Qualcomm ed Ericsson). Più di un decimo di tutte le domande presentate all'EPO l'anno scorso sono state presentate solo da 10 compagnie.

Ma c'è anche da sottolineare che la maggior parte delle nostre domande - e quindi gran parte della forza innovativa - proviene dagli altri circa 40.000 richiedenti, molti dei quali sono PMI, singoli inventori, università o organizzazioni pubbliche di ricerca che spesso presentano una sola domanda di brevetto europeo.   

Per quanto riguarda in particolare i richiedenti di brevetto con sede in Europa, l'anno scorso il 23% delle domande ricevute è stato presentato da un singolo inventore o da una piccola o media impresa (con meno di 250 dipendenti). Un altro 8% è arrivato da università e organizzazioni di ricerca pubbliche (vedi grafico ). Nell'ambito del nostro continuo sostegno alle entità più piccole, l'EPO ha annunciato nuove riduzioni delle tasse a partire dal 1° aprile 2024 per le microimprese, le persone fisiche, le organizzazioni non-profit, le università e le organizzazioni pubbliche di ricerca

La richiesta di un brevetto può aiutare un'azienda a crescere e questo è particolarmente importante per piccole imprese e start-up.

Secondo un recente studio congiunto dell'EPO e dell'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, le start-up che possiedono brevetti e marchi durante le fasi iniziali di avviamento o di crescita hanno fino a 10 volte più probabilità di ottenere finanziamenti.    

In Italia troviamo anche molte piccole imprese altamente innovative. La nostra piattaforma digitale Deep Tech Finder mostra che in Italia oltre 540 start-up hanno depositato brevetti europei. È possibile, inoltre, recuperare data sui finanziamenti ricevuti sul portfolio brevetti, facilitando la ricerca per eventuali investitori. 



Guardando all'Italia, come si stanno comportando le aziende italiane e quanto stanno tutelando l'innovazione?


Nel 2023 le imprese, i ricercatori e gli inventori italiani hanno depositato 5.053 domande presso l'Ufficio europeo dei brevetti. Si tratta del numero più alto di sempre e di un aumento del +3,8% rispetto al 2022, ben al di sopra della crescita media dell'UE del +1,4%.


Guardando alla tendenza di lungo periodo, dal 2014 le domande di brevetto annuali provenienti dall'Italia sono cresciute del +38,5%. Su questo indicatore l'Italia è al di sopra della media di tutti i Paesi (+30,5%) e della media europea (EPO 39 Stati membri) (+13,4%). Tuttavia, mentre l'Italia è all'11° posto tra tutti i Paesi che presentano le domande all'EPO, è ancora solo al 18° posto per le domande per milione di abitanti (vedi grafico graph). Se si considerano i numeri totali, le domande di brevetto dell'Italia sono un quinto di quelle della Germania (24.966) e la metà di quelle della Francia (10.814). Solo Huawei, il primo richiedente all'EPO, nel 2023 ha presentato più domande di brevetto dell'Italia. Quindi c'è ancora strada da fare: c'è bisogno di più innovazione.

Quali sono le regioni e i settori maggiormente coinvolti?


Tre le regioni italiane entrate nella classifica delle prime 20 regioni dell'UE per numero di domande di brevetto presentate all'EPO: Lombardia (11° posto), Emilia-Romagna (17°) e Veneto (20°), tra queste l'Emilia-Romagna, è la regione che ha registrato una delle crescite più forti (+21,6%), e il Veneto che è salita dal 22° al 20° posto nel 2023.


(Top EU regions at the EPO in 2023

La Lombardia rimane la prima regione italiana per domande di brevetto, con quasi un terzo del totale. Con 1.626 domande (+5,1% rispetto al 2022), la Lombardia si colloca anche al 26° posto tra le regioni che presentano domande di brevetto presso l'EPO a livello globale. 

Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto rappresentano quasi due terzi di tutte le domande di brevetto presentate dall'Italia all'EPO. 

I tre settori tecnologici che nel 2023 hanno totalizzato la maggior parte di domande di brevetto dall'Italia sono l'Handling, che comprende anche le tecnologie di imballaggio, (+14,6% rispetto al 2022), il settore dei Trasporti (+13,5%) e le Tecnologie Mediche (+8,2%). Tra i primi cinque settori italiani, quello che ha riscontrato la crescita più forte di domande di brevetto all'EPO nel 2023 è stato il settore dei Macchinari elettrici, apparati e energia (+15% rispetto al 2022) nel quale vengono depositate molte invenzioni relative alle tecnologie per l'energia verde.


Si tratta di un dato importante che riflette la crescente attenzione alla sostenibilità.

A livello europeo, ma anche nazionale, c'è un problema di genere nella domanda di brevetti?


Il Patent Index di quest'anno analizza anche il contributo delle donne all'innovazione e sottolinea che occorre fare di più per sfruttare appieno il potenziale delle donne inventrici. Tra tutte le domande di brevetto depositate presso l'EPO nel 2023 e provenienti dall'Italia, solo il 23% ha una donna come inventrice. Ciò significa che l'Italia si è collocata al di sotto della media dei 39 Stati membri dell'EPO (27%) e notevolmente al di sotto degli altri grandi Paesi europei depositari di brevetti (con oltre 2.000 domande di brevetto all'anno), tra cui Spagna (46%), Francia (33%) e Belgio (32%). In Europa esistono anche grandi differenze tra i diversi settori tecnologici nelle quali una donna inventrice brevetta: solo il 14% in media per le domande di brevetto nell'ingegneria meccanica ha una donna inventrice mentre nel settore della chimica è il 50%.

Quali sono i casi d'eccellenza italiani e sono realmente competitivi a livello europeo?


Le aziende italiane risultano essere competitive a livello europeo.


Tra le prime in Italia che hanno depositato domande di brevetto presso l'EPO nel 2023 figurano la bolognese Coesia Spa, azienda specializzata in soluzioni industriali e di packaging altamente innovative, Ferrari S.p.a, Iveco Group, Pirelli S.p.a. e Chiesi Farmaceutici. (Si noti che questo elenco non comprende i grandi richiedenti di brevetti italiani, come Stellantis, CNH Industrial NV o STMicroelectronics NV, che non compaiono nella classifica dei maggiorii richiedenti italiani perché non sono registrati in Italia). Le aziende italiane innovano in un'ampia gamma di settori tecnologici, dall'imballaggio ai trasporti, dalla tecnologia medica alle soluzioni per l'energia pulita. Alcuni esempi di inventori italiani di spicco figurano tra i finalisti del nostro premio annuale European Inventor Award. Ad esempio, l'ingegnere italiano e fondatore di D-Orbit Luca Rossettini (vedi anche il video qui) è stato finalista per il Premio 2023 nella categoria PMI. La sua invenzione aiuta a rimuovere dall'orbita terrestre e in modo sicuro i satelliti vecchi o rotti, noti come "spazzatura spaziale".


 

 

 

 


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