ICC Confcommercio: ad aprile consumi +0,2% su mese

Ad aprile 2019 l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è aumentato dello 0,2% in termini congiunturali, recuperando parzialmente quanto perso nel bimestre precedente, e dello 0,3% nel confronto con lo stesso mese del 2018. In termini di media mobile a tre mesi si conferma la moderata tendenza al ripiegamento avviatasi ad inizio 2019.

Le dinamiche congiunturali

L’aumento dello 0,2% registrato in termini congiunturali dall’ICC nel mese di aprile è sintesi di un miglioramento sia della domanda relativa ai servizi (+0,5%) sia di quella per i beni (+0,1%). Il dato è espressione di una generalizzata tendenza al recupero delle diverse macro-funzioni di spesa. Solo per l’abbigliamento e le calzature si registra una modesta diminuzione (-0,1%). La variazione più significativa si è rilevata per la domanda di beni e servizi per la mobilità (+0,7%), dato che ha solo permesso un parziale recupero di quanto perso nel mese precedente. Più contenuti sono risultati gli aumenti registrati per i beni ed i servizi per le comunicazioni (+0,4%) e per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,3). Per gli altri segmenti si rileva una contenuta crescita (+0,1%).

Le dinamiche tendenziali

Ad aprile 2019 l’ICC è risultato, nel confronto su base annua, in aumento dello 0,3% evidenziando un rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il dato deriva da un’evoluzione di analoga entità sia della domanda relativa ai servizi sia della spesa per i beni. Nel confronto con lo stesso mese del 2018 l’aumento più significativo si conferma quello relativo alla spesa effettuata dalle famiglie per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5,7%), al cui interno i beni per l’ICT continuano a segnalare una tendenza fortemente espansiva. Una variazione positiva di una certa entità si è registrata anche per i beni e i servizi per la mobilità (+1,5%). Più contenuti sono risultati gli aumenti per i beni e i servizi per la cura della persona, per l’abbigliamento e le calzature e per i beni e servizi per la casa (+0,5%). Diminuzioni nel confronto con aprile del 2018 si sono registrate per gli alberghi i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,6%) e per gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-0,9%).

Prezzi: le tendenze a breve termine

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di maggio 2019 si stima, in termini congiunturali, un aumento dello 0,1%. Nel confronto con lo stesso mese del 2018 il tasso d’inflazione dovrebbe collocarsi allo 0,9%, in modesta discesa rispetto ad aprile.


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