New Diana: il Made in Italy
tutto al femminile
Una scelta imprenditoriale coraggiosa ma di grande successo
e apprezzamento da parte di clienti nazionali e internazionali
La storia di New
Diana, brand veneto di
punta nel settore del
confezionamento e della
produzione di raffinati e
originali articoli regalo
Made in Italy, rappresenta
un caso eccellente di
imprenditorialità tutta al
femminile. Fil rouge della
produzione dell’azienda, la
passione per lo stile italiano
e la ricercata attenzione alla
qualità dei materiali. Nata
nel 1986 ad Arquà Polesine,
nella provincia di Rovigo,
come realtà specializzata
nella produzione di articoli
in PVC e in PPL per il
mondo scolastico, nel giro
di pochi anni New Diana
si afferma sul mercato
nazionale con una gamma
completa di buste regalo
realizzate in vari formati
e in multiformi fantasie su
polipropilene metallizzato
e perlato, saldato a filo con
macchinari all’avanguardia,
cui si aggiunge la
produzione di truciolo per
la protezione di confezioni
regalo. Nel 2000, con
l’obiettivo di ampliare il
panorama merceologico,
l’azienda acquisisce
dall’Oriente prodotti per il
settore del packaging, nel
preciso momento in cui la
Cina propone ai mercati
occidentali una varietà di
articoli particolarmente
innovativi.
Nel 2006 si apre una nuova
stagione per l’azienda
rodigina, che presenta
una compagine societaria
rinnovata, con Daniela
Andreotti alla guida della
società. Nell’asse societaria
vi è anche Lorenza Zen,
che, esterna alla New
Diana, occupa un ruolo
di rilievo in seno a
una primaria industria
metalmeccanica
internazionale. Daniela
Andreotti potenzia la
significativa esperienza
maturata nel corso
degli anni e traccia
decise linee guida
per le future strategie
di crescita in termini
di modernizzazione
e creazione di un
nuovo modello di sviluppo
aziendale. Il graduale
cambiamento introdotto
dalla nuova linea guida
riguarda il restyling del
logotipo aziendale, la
presentazione del ricco
catalogo sia in formato
cartaceo sia online, ma
soprattutto la scelta
del Made in Italy e la
valorizzazione della
componente femminile
nell’ambiente lavorativo,
che oggi vanta una
presenza sia in organico sia
in quote rosa pari al 95%.
La decisione di puntare
rigorosamente alla qualità
Made in Italy, nella quale
         
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