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16/04/2014

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Come gestire il fenomeno della mobility nelle aziende e quali le sfide comporta

Evans (AirWatch): C’è una sottile linea grigia tra la proprietà dei dispositivi e la proprietà dei dati. Occorre tutelare sia le imprese sia l’utente con soluzioni specifiche di controllo e sicurezza, nella massima semplicità

Sempre più persone lavorano in mobilità e utilizzano dati aziendali, cercando però di servirsi di propri device. Tablet, notebook e smartphone sono da tempo alla portata di tutti e questo porta il lavoratore a cercare di utilizzarli sia per attività lavorative sia private. Questo comporta per le aziende sfide molto interessanti, perchè se da un lato occorre proteggere dati e rete interna, allo stesso tempo anche l’utente chiede di tutelare la propria privacy, senza per questo ridurre la produttività. Di questo e altri fattori correlati ne abbiamo parlato con Ian Evans, Vice President and Managing Director EMEA AirWatch by VMWare.

Il vostro motto recita: "We simplify Enterprise Mobility". Come viene intesa la mobility nella filosofia AirWatch?

La definizione di mobility oggi è ambigua ed in continua evoluzione. A livello di business, per mobility si intende la tendenza da parte dei lavoratori a trasferire gran parte dell’attività lavorativa fuori ufficio, e ad utilizzare dispositivi definiti appunto “mobili”, ovvero “trasportabili” per accedere ai documenti aziendali appoggiandosi spesso a servizi sul “cloud” per compiere le proprie attività lavorative.

Il termine mobility si riferisce quindi non solo ai dispositivi mobili, ma anche alla mobilità dei dati aziendali ed al fenomeno dei big data. Mobility non è più un fenomeno nuovo, esiste ormai da più di quindici anni, da quando hanno fatto la loro comparsa tablet, smartphone ed altri dispositivi di ultima generazione. Mobility è connessione, sincronizzazione, movimento e condivisione, ed è dappertutto. Per AirWatch, la mobility comprende ogni dispositivo in grado di ricevere informazioni aziendali, sia esso un telefonino, uno smartphone, un tablet o un laptop e i relativi sistemi operativi. Naturalmente, laddove c’è mobilità di dati vi è anche rischio di perdita o compromissione degli stessi. La nostra azienda concentra tutti i suoi sforzi nella ricerca di soluzioni in grado di rendere la mobilità semplice e sicura, tramite il controllo e la gestione di tutti i dispositivi in ambito aziendale. La mobility riguarda anche la cosiddetta “Internet of Things”, tra cui le stampanti, in particolare nel settore del retail, le Apple TV e naturalmente le automobili di ultima generazione, che somigliano sempre di più a veri e propri computer mobili, con tanto di schermi sul cruscotto tramite i quali è possibile visualizzare e compiere numerose operazioni in rete.



Qual è la vostra strategia per semplificare la mobility?

Ci vuole molta tecnologia per sviluppare una soluzione di mobility semplice. Basti pensare alla quantità di reti e sistemi operativi in continua evoluzione sul mercato. Il nostro approccio è quello di sviluppare soluzioni che permettano alle aziende di concentrarsi sugli utilizzi innovativi delle tecnologie mobili, sollevandole dal peso di doverne gestire la complessità. Qui in AirWatch crediamo infatti che la semplicità sia la più avanzata forma di sofisticatezza. Il nostro team di ricerca sviluppa soluzioni potenti ma facili all’uso, altamente scalabili e che si integrano perfettamente con i sistemi aziendali preesistenti, offrendo modelli di implementazione e profili utente altamente flessibili e personalizzati. Per semplificare ancor di più la gestione della mobility nelle aziende, abbiamo creato l’ambiente di lavoro AirWatch Workspace per la gestione delle distribuzioni mobile, con un’interfaccia utente particolarmente semplice ed intuitiva. La nostra console di amministrazione è infatti progettata per essere “business intelligence oriented” ed il processo di registrazione dei dispositivi mobili nel sistema AirWatch è semplicissimo e richiede pochi minuti.


La nostra strategia si basa sull’idea di semplificare la vita degli amministratori informatici aziendali, fornendo loro strumenti di facile gestione e prendendoci carico di tutte le problematiche legate ai fenomeni BYOD, al controllo di conformità con le policy aziendali e al rilevamento di dispositivi compromessi. Grazie alle nostre soluzioni, le aziende sono in grado di abilitare gli utenti finali e rendere il loro lavoro più produttivo e la vita quotidiana più facile.

Qual è l’approccio di AirWatch alle politiche di Bring Your Own Device (BYOD) che vanno diffondendosi sempre più nelle aziende europee?

Il rispetto della libertà individuale è la questione più importante negli approcci BYOD. C’è chi preferisce portare il proprio dispositivo personale sul posto di lavoro perchè ne è particolarmente orgoglioso, o perchè ne privilegia la facilità d’uso, oppure semplicemente per comodità. L’utente deve essere in grado di poter accedere alle risorse aziendali sul proprio dispositivo, alla casella di posta elettronica aziendale e scaricare le applicazioni più utili al proprio lavoro. Una volta terminato l’orario di lavoro, però, vuole essere libero di consultare la propria email privata ed utilizzare le proprie applicazioni personali.


Per questo, in ambito BYOD, occorre essere in grado di rispettare le esigenze e la privacy individuale, proteggendo le informazioni dell’utente e, allo stesso tempo, controllando e gestendo in maniera intelligente l’accesso ai dati aziendali. C’è una sottile linea grigia tra la proprietà dei dispositivi e la proprietà dei dati. A livello aziendale, occorre garantire la totale sicurezza dei dati aziendali memorizzati o in transito sui dispositivi personali e, in caso di comportamenti scorretti o di perdita del dispositivo, l’azienda deve essere in grado di effettuarne la cancellazione in tempo reale, per evitarne la compromissione. Grazie all’introduzione della nostra soluzione Workspace, abbiamo introdotto una separazione totale dei dati privati da quelli aziendali. L’utente accede ad una cartella aziendale tramite log-in e tutte le operazioni effettuate all’interno di quell’area protetta possono essere monitorate dagli amministratori. Una volta effettuato il log-out, l’utente può riprendere il pieno controllo delle sue applicazioni personali come, ad esempio, Facebook e Instagram.

Qual è l’impatto degli approcci BYOD con le politiche di conformità aziendali?

La compliance, ovvero la conformità dei dispositivi e delle applicazioni ai criteri ed alle policy aziendali, è il centro di ogni nostra soluzione.


Le nostre soluzioni devono poter garantire che il dispositivo che accede all’ambiente di lavoro Workspace non sia compromesso e che le applicazioni presenti su di esso rispettino le politiche di sicurezza aziendali. Inoltre è necessario assicurarsi che il dispositivo non contenga malware o altro contenuto dannoso che possa compromettere la sicurezza dei dati aziendali. Sempre più, nel panorama del BYOD, occorre accertarsi che le applicazioni introdotte nel sistema aziendale rispettino standard di sicurezza e che siano progettate in maniera sicura. Per questo AirWatch ha sviluppato una nuova innovativa soluzione, l’AirWatch App Reputation Scanning, in grado di analizzare le applicazioni pubbliche, acquistate od interne e rilevare eventuali comportamenti pericolosi, quali l’accesso ai dati dell’utente sul dispositivo o l’invio di notifiche all’esterno. I dati delle analisi vengono quindi inviati agli amministratori i quali possono inserire le applicazioni ritenute non sicure all’interno di blacklist od inviare messaggi con richiesta e notifica di rimozione all’utente.

Come gestite e controllate i rapidissimi cambiamenti in atto nel settore della tecnologia Mobile?

Il mercato della mobility è in continua evoluzione ed occorre restare sempre aggiornati sui più recenti sviluppi, per essere in grado di fare previsioni a lungo termine.


Nell’arco degli ultimi anni, siamo riusciti a svolgere un ottimo lavoro in questo senso, mettendo in piedi un team di ricerca e sviluppo di oltre 500 persone, quasi un terzo della nostra organizzazione complessiva ed il più grande dipartimento del settore a livello mondiale. Questo ci permette di focalizzarci su ogni singola piattaforma, ogni sistema operativo immesso sul mercato, ogni singola iniziativa in ambito mobile ed intraprendere azioni innovative in tempi rapidi. Per la nostra azienda, è infatti necessario essere sempre all’avanguardia nello sviluppo delle nostre soluzioni, assicurarci che ogni nuovo aggiornamento od integrazione ai prodotti che rilasciamo sia ogni volta più forte e più sicura ed essere in grado di offrire supporto sui nuovi sistemi operativi nel medesimo giorno del loro rilascio. Per rendere possibile tutto questo, continuiamo ad investire massicciamente nella ricerca e lo sviluppo e dedichiamo tempo e risorse alla formazione presso le aziende. Il nostro team di consulenti ed esperti è infatti sempre disponibile ad incontrare i CIO delle aziende e spiegare in che modo è possibile effettuare miglioramenti alla gestione delle infrastrutture IT, confrontandosi assieme sulle eventuali soluzioni innovative.




Quale ritenete sia l’approccio vincente per una buona strategia di enterprise mobility in azienda?

Alle volte, le aziende faticano a prevedere esattamente di cosa avranno bisogno nel lungo periodo. Per questo, nel panorama dell’Enterprise Mobility Management, è importante scegliere un partner tecnologico che sia capace di ascoltare, comprendere le esigenze e rispondere proattivamente ad ogni problematica. Allo stesso tempo, è indispensabile valutare un fornitore che fornisca supporto e consulenza in ogni momento dell’anno, che sia dotato di una rete di collaboratori di alto livello e che sia in grado di offrire soluzioni flessibili in tempi rapidi. La nostra azienda è riuscita a diventare un riferimento di fiducia, un consulente di qualità ed un influenzatore decisionale sul mercato. La nostra rete di clienti vanta più di 10.000 aziende a livello mondiale e le nostre soluzioni si applicano tramite modelli di distribuzione particolarmente flessibili, da poche decine a migliaia di licenze, senza alcun limite di implementazione. Tra i principali valori della nostra azienda, ci sono quelli dell’onestà della proattività: se non abbiamo una risposta immediata ad una problematica diciamo ai nostri clienti: “Troviamo una soluzione”.


E ci mettiamo subito alla ricerca. Che si tratti di supportare un dispositivo particolare, sostituire una soluzione standard con una personalizzata, adattare la soluzione ad un diverso modello di distribuzione o sviluppare un modello ibrido.


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