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09/07/2014

economia

Il mobile banking e' fonte di maggiore controllo sul denaro

Castelli (ING Bank): Le nuove generazioni insegnano che la tecnologia aumenta la consapevolezza dei risparmiatori e la loro indipendenza

La gestione diretta e consapevole delle proprie risorse economiche è di primaria importanza per un’elevata quota di europei e italiani. E’ quanto emerge dall’Indagine Internazionale ING “Empowerment finanziario nell’era digitale” condotta in 13 Paesi su un campione di 12.000 risparmiatori, secondo la quale 8 europei su 10 (pari al 79%) ritengono le decisioni di carattere finanziario una priorità. In un contesto nel quale i risparmiatori di Francia (89%), Repubblica Ceca (87%) e Polonia (82%) risultano essere i più interessati alle decisioni finanziarie, gli italiani si posizionano solo leggermente al di sotto della media europea: la finanza personale, infatti, interessa il 77% dei nostri connazionali, percentuale comunque superiore a quella di Austria (76%), Germania e Romania (75%). Il Belgio (71%), l’Olanda e la Spagna (72%) sembrano essere, invece, i Paesi nei quali i cittadini risultano i meno interessati all’argomento finanziario. L’Indagine di ING prende in esame anche l’empowerment finanziario, ossia la responsabilità delle decisioni economiche.

Interrogati, infatti, su chi sia responsabile del proprio futuro finanziario e quindi delle decisioni su temi di finanza personale, il 73% degli europei si riconosce tale responsabilità, sollevando così le banche dal ruolo di decisore. Il massimo livello di empowerment si registra in Inghilterra (83%), seguita da Austria e Repubblica Ceca (82%). Agli ultimi posti si classificano, invece, la Turchia (63%), la Spagna (67%) e anche l’Italia (69%), Paesi nei quali la figura della banca occupa un ruolo più centrale rispetto alla media. Interessante, a tale proposito, anche il dato anagrafico: il livello di responsabilità degli under 25 (66%) è inferiore rispetto a quello dei 55enni (77%) e sembra riflettere come la tendenza agli investimenti e al risparmio sia maggiore in età adulta (aumento dell’età = aumento degli investimenti). Diversamente da coloro che affidano la responsabilità finanziaria dei propri risparmi alle banche, i cittadini europei con un alto livello di empowerment finanziario hanno una maggiore consapevolezza del proprio ruolo nel management delle finanze personali: solo il 20% degli empowered rischia, infatti, di trovare il proprio conto bancario “in rosso”, contro il 32% di chi delega agli istituti bancari.

Dall’indagine emerge inoltre in maniera molto chiara come la gestione dei propri risparmi sia diventata negli ultimi dieci anni, complice anche la crisi finanziaria, complessa e difficoltosa per ben il 67% dei cittadini dell’Eurozona, italiani in testa con un 82% di persone disorientate, seguiti dai turchi (75%) e dai romeni (73%). Le motivazioni di tale difficoltà vengono indicate dai nostri connazionali nell’assenza di strumenti adeguati per un’amministrazione efficace del proprio bilancio. Contemporaneamente gli olandesi sembrano, invece, non risentire di alcun cambiamento: sono, infatti, meno della metà (48%) gli intervistati che dichiarano di avere maggiori difficoltà rispetto al passato nella gestione del proprio denaro. Tuttavia, a fronte di una maggiore difficoltà nel gestire le finanze personali, il mobile banking si conferma uno strumento per avere un maggiore controllo sul proprio denaro. E’ ciò che dichiarano 8 risparmiatori europei su 10, con l’Italia posizionata sopra alla media e un 83% dei nostri connazionali che sostiene di avere migliorato la gestione delle proprie finanze grazie alla possibilità di accedere ai servizi bancari attraverso smartphone e tablet.




Ma quali sono le conseguenze pratiche della gestione del denaro attraverso il mobile banking? Grazie a un generale maggiore e migliore controllo delle proprie finanze si pagano in tempo le bollette, non ci si dimentica di effettuare i pagamenti ricorrenti e addirittura si risparmia maggiormente e si va in rosso meno spesso. “L’Indagine ING evidenzia due aspetti molto importanti relativi ai risparmiatori italiani – ha commentato Damiano Castelli, Head of Retail ING Bank. Il primo è una più elevata tendenza a delegare alla banca la responsabilità delle decisioni finanziarie, il secondo una più alta soddisfazione di coloro che hanno compiuto il passaggio al mobile banking. Alla luce di questi risultati il compito della banca del futuro è, secondo ING, molto chiaro: continuare a lavorare in ottica di semplificazione e di innovazione per aumentare, proprio grazie alla tecnologia, la consapevolezza e l’autonomia finanziaria dei risparmiatori. Sarà sempre più importante in futuro trasferire i vantaggi della relazione umana nel mondo digitale sfruttando tutte le potenzialità delle community social e viceversa rendere sempre più digitali i canali fisici, con soluzioni in ottica selffirst.


E’ proprio questo che chiedono anche le nuove generazioni di risparmiatori”.  


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