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22/10/2014

idee

I retailer alla nuova sfida mondiale dell'eCommerce: un miliardo di nuovi utenti web

Cairns (Mastercard): Il “Digital Evolution Index” offre una mappatura dei Paesi più pronti a sostenere il futuro del commercio. L’innovazione si muove con velocità diverse, ma ha la possibilità unificante di promuovere il coinvolgimento verso il mondo online e offline

Sono 2,9 miliardi gli utenti internet a livello globale. Nonostante sia un numero sorprendente, le imprese e i governi hanno l’opportunità di aumentarne ulteriormente la diffusione degli utenti online, consentendo anche al restante 60% della popolazione mondiale di avere accesso alla rete. Per riuscire in questo intento e supportare i consumatori, occorre capire quali Paesi stanno guidando la crescita digitale

Per consentire alle imprese, ai governi e alle istituzioni di comprendere l’evoluzione del panorama digitale mondiale, per rivelarne modelli e fornire nuove indicazioni sugli utenti di internet oggi e in futuro, MasterCard e The Fletcher School presso l’Università di Tufts, hanno collaborato per creare il Digital Evolution Index. Lo studio ha identificato quattro fattori interconnessi - offerta, domanda, istituzioni e innovazione – che definiscono l’evoluzione digitale di ogni Paese e che possono essere presi in esame come punti strategici di valutazione per indagarne la crescita futura.

“Il modo in cui le persone abbracciano il mondo digitale sta cambiando velocemente e noi abbiamo il dovere di ascoltare ed osservare per cogliere le opportunità esistenti e per renderle interessanti per le persone, nel contesto dove vivono”, ha affermato Ann Cairns, Presidente International Markets di MasterCard. “E’ chiaro che l’innovazione si muove con velocità diverse nel mondo, ma con la possibilità unificante di promuovere il coinvolgimento verso il mondo online e offline, creando fiducia tra utenti, servizio e modalità di pagamento". Stando a quanto rivela l’Indice, Singapore, Svezia e Hong Kong occupano le prime tre posizioni nella classifica dei Paesi che si candidano ad accogliere il prossimo miliardo di utenti internet, grazie alle loro economie digitali evolute e ancora in crescita. Il Regno Unito e la Svizzera completano la top 5, mentre gli Stati Uniti occupano la sesta posizione tra i 50 paesi presi in esame. Cina, Malesia e Tailandia si classificano ai primi 3 posti tra i paesi che evolvono più rapidamente verso l’economia digitale, grazie alla rapido aumento degli utenti internet e degli utilizzatori di smartphone.

L’Italia si classifica alla 38° posizione, subito dopo il Messico e prima di Polonia e Russia e viene considerata nello studio con buone potenzialità (anche se tuttora non pienamente espresse) per diventare un paese a elevato sviluppo digitale, soprattutto grazie alla propensione nei confronti dell’innovazione (con un punteggio di 39,27, simile alla Spagna). “C’è davvero molto poco sul passato e il presente digitale dell’Occidente che possa darci indicazioni sulla situazione attuale e futura della restante parte del mondo”, ha dichiarato Bhaskar Chakravorti, Senior Associate Dean of International Business and Finance presso la The Fletcher School e a capo della ricerca. “Lo stato attuale e la direzione futura dei paesi nel tempo è la risultante dell’interazione di questi elementi sistemici. Per quanto riguarda l’Occidente, queste quattro motrici sono connesse in modo molto più forte. Per i mercati emergenti – dove si colloca il prossimo miliardo di utenti e-commerce – alcuni di questi fattori si muovono più velocemente di altri; la traiettoria non è lineare e alcuni casi possono stupire, come quello di Alibaba in Cina, Flipkart in India o M-Pesa in Kenya.


In particolare, capire come si muovono le istituzioni e le innovazioni in queste parti del mondo è essenziale per comprendere quali saranno le prossime evoluzioni digitali”. Sebbene i Paesi sviluppati dominino le prime posizioni, il quadro cambia misurando il ritmo di adozione del digitale. Lo studio ha analizzato, per ogni mercato, l’evoluzione dal 2008 al 2013 per comprendere gli standard di ogni paese, monitorare i progressi e identificare le aree di miglioramento. I Paesi sono stati raggruppati in quattro fasce:

Break Out – Questi paesi registrano attualmente valori bassi, ma in evoluzione, come India, Cina, Brasile, Vietnam e Filippine, per citare qualche esempio. Se i loro tassi di evoluzione si manterranno costanti, questi paesi diventeranno forti potenze digitali; ciononostante l’indice mostra che la prossima fase di crescita potrebbe essere difficile da raggiungere. Stall Out – Pur avendo storicamente una crescita forte, questi paesi (la maggior parte dei quali in Europa occidentale, Europa settentrionale, Australia e Giappone) sono da considerarsi maturi. L’innovazione e la ricerca di nuovi mercati oltre i confini nazionali, sarà fondamentale perché la crescita possa continuare nel tempo.


Stand Out – Questi paesi, come Singapore, Hong Kong, e gli Stati Uniti continuano a mantenere livelli di transazioni digitali elevati, supportati da infrastrutture d’avanguardia e da un livello alto di sofisticazione da parte degli utenti. Per rimanere in questa fascia, i paesi dovranno proseguire il cammino intrapreso mantenendo questi ritmi di innovazione.

Watch Out – Questi paesi si trovano ad affrontare sfide, ma con una popolazione totale pari a 2,5 miliardi, rappresentano importanti opportunità di investimento. Indonesia, Russia, Nigeria, Egitto e Kenya sono tra gli esempi più rappresentativi. Per ulteriori dettagli, consultare i siti  Digital Evolution Index   e  Digital Planet Report,  che delineano fattori e  implicazioni per ciascuna delle classificazioni prese in esame.

 

Indice di Evoluzione Digitale

 

Il Digital Evolution Index nasce dallo studio condotto dai ricercatori della Fletcher School con il supporto di MasterCard.


Analizzando i dati provenienti da fonti pubbliche, come la World Bank, e da fonti private come EMPEA e Dow Jones VentureSource, il team di ricercatori ha creato un quadro analitico per riconoscere modelli e rappresentare il panorama digitale globale, distinguendo i trend di ogni Paese e valutando i loro punti di forza e di debolezza. La metodologia alla base dell’indice di evoluzione digitale misura l’attuale capacità di ogni paese di rispondere alle richieste dei consumatori, di offrire le infrastrutture necessarie alle imprese, considerando anche le politiche di governo e l’atteggiamento verso l’innovazione – i quattro motori che definiscono la predisposizione verso il digitale, alla base della ricerca. In aggiunta alla situazione attuale, lo studio prende in esame la traiettoria di ogni paese secondo i quattro fattori, dal 2008 sino al 2013. L’indice fornisce, infine, un quadrante per visualizzare la traiettoria di un determinato Paese.  


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