Mercato IPO italiano: molti movimenti per il futuro
Il comparto fusioni e acquisizioni (M&A) vede nel III trimestre un boom di offerte europee, con una crescita sostanziale rispetto allo scorso anno
Secondo i dati Mergermarket il mercato M&A in Italia è in aumento da tre anni consecutivi, per un totale di 24.1 miliardi di euro nei primi tre trimestri del 2014, in crescita del 27,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno 2013 (19 miliardi) e appena l'8,3% dal corrispondente totale annuale 2013 (26.3 mld). Il Paese ha visto l'annuncio di altre 33 offerte durante il periodo Q1-Q3 2014 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le 272 offerte sono state annunciate durante questo periodo nel 2014, sono in crescita rispetto alle 239 dello scorso anno, e hanno rappresentato il più alto livello Q1-Q3 in termini numeri di affari dal 2008 (347).
"Nonostante l'incertezza e la volatilità dei mercati pubblici e la bassa crescita del Paese, l'Italia rimane un mercato interessante per operazioni di M&A", ha dichiarato Giovanni Amodeo, Global Editor in Chief di Mergermarket. "A parte l'onda prevista di M&A prevista nel sistema bancario nei prossimi mesi, l'Italia fedrà probabilmente una maggiore attività nei settori industriali e dei beni di consumo.
Le privatizzazioni, dismissioni non strategiche e piccole imprese multinazionali guideranno il comparto M&A per il futuro". Francesco Gianni (Senior Partner dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners), ha dichiarato: "Siamo stati coinvolti in alcune operazioni fondamentali sia in M&A sia nel Private Equity, e da questo punto di vista, possiamo confermare che c'è stato un forte aumento dell'attività, soprattutto durante i primi sei mesi dell'anno. Tale andamento è dovuto a diversi fattori, tra cui i programmi che il governo sta portando avanti in termini di privatizzazioni e di ristrutturazione della propria presenza in qualità di azionista, un flusso più intenso degli investimenti provenienti dall'estero e il ruolo sempre crescente svolto dai fondi di private equity, per non parlare di un appetito crescente per gli investimenti internazionali che le imprese italiane stanno mostrando". Gianandrea Perco (Partner, Corporate Finance di PwC), ha aggiunto: "L'Italia è di nuovo in pista a causa della stabilità sistemica più ampia oltre a un miglioramento delle prospettive per il futuro.
I test di asset quality review recentemente completati, che sono stati in gran parte in linea con le aspettative del mercato, aggiungono una maggiore chiarezza per le prospettive del Paese. In questo contesto, nuove opportunità per gli specialisti del debito come i fondi di debito e i cosiddetti "MiniBond", stanno arrivando sotto i riflettori e sembrano molto promettenti".
I recenti dati di Mergermarket mostrano che l'aumento di valore del M&A italiano è dovuto principalmente ad un Q3 molto positivo, che ha visto l'annuncio di 86 offerte per un valore di 13.9 mld di euro, con un significativo incremento del 95,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (7.1 mld). Questo è stato un ancora più impressionante salto del 123,2% rispetto al Q2 2014 (6,2 mld) e come III trimestre ha registrato il valore più alto dal 2007 (15,5 mld). Anche le privatizzazioni di Poste Italiane ed ENAV potrebbero entrare tra quest
Secondo la pipeline IPO di Dealreporter, 32 aziende italiane sono stata identificate come potenziali candidate IPO per la fine del 2014-2015, di cui 13 nel settore consumer.
Diverse offerte rinviate nel 2014 - come Fedrigoni o Favini - vedrenno l'IPO nel 2015.
Video
Luca Lupone (PwC)
http://digital.mergermarketgroup.com/video/italian-market-outlook/?dm_i=1D5J,2YJLU,I46RX3,AO5SQ,1
Francesco Gianni (Senior Partner studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners)
http://digital.mergermarketgroup.com/video/what-has-caused-the-rise-in-italian-ma-volumes/?A%20volumes%3f&dm_i=1D5J,2YJLU,I46RX3,AO5SQ,1
Stefano Giudici (HSBC)
http://digital.mergermarketgroup.com/video/infrastructure-opportunities-in-europe-italy/?%20Italy&dm_i=1D5J,2YJLU,I46RX3,AO5SQ,1