Sotto la Mole il mercato immobiliare si e' rimesso in moto
Mancini (Casa.it): La crescita intensa delle compravendite in corso a Torino, come in altre grandi città, rafforza la convinzione che il mercato residenziale abbia svoltato e stia andando verso un nuovo e più soddisfacente punto di equilibrio
Buone nuove per chi, a Torino e provincia, progetta di mettere in vendita o cercare casa. Incrociando i dati dell'Agenzia delle Entrate con gli annunci inseriti nel suo database, il portale immobiliare Casa.it registra e "certifica" l'inversione di tendenza del mercato che interrompe una serie di anni di stagnazione, caratterizzati da scambi e quotazioni in caduta libera.
Nel primo semestre del 2014 il mercato immobiliare nel capoluogo e in provincia si è rimesso in moto con buona intensità. Sotto la Mole Antoneliana, infatti, le compravendite di abitazioni registrate sono state oltre 5.000, pari a un +11% rispetto allo stesso periodo del 2013. Anche in Provincia il mercato ha dato segnali di ripresa, con una crescita degli scambi del 17,2% e oltre 11.000 abitazioni che hanno cambiato proprietà. Nell'ultimo trimestre di quest'anno, tuttavia, la vivacità degli scambi ha un po' frenato: in città gli scambi (rispetto al terzo trimestre 2013) sono cresciuti solo dello 0,7%; in Provincia invece l'andamento è stato negativo (-1,1%).
Nel corso dell'anno, i prezzi medi dell'offerta immobiliare in città hanno subito una "limatura" del 6,5% rispetto al 2013, toccando un valore medio di poco superiore ai 2.
400 al metro quadro.
Oggi il punto ideale d'incontro tra le parti (Key Market Price) calcolato da Casa.it si colloca intorno ai 2.300 al mq. Si badi, tuttavia, che si tratta di un valore che riflette una media generale, dato che per le abitazioni di pregio si superano con disinvoltura i 5.000 al mq.
Torino - lato offerta
Negli ultimi 3 anni, l'offerta di abitazioni in vendita in città è cresciuta a ritmi del +13% annuo. Tra le aree in cui l'offerta è cresciuta maggiormente rispetto all'autunno 2013 figurano lo storico e multietnico quartiere di San Salvario e i popolosi quartieri periferici di San Donato e Bertolla, a nord-ovest e nord della città.
Dal punto di vista della composizione, l'offerta di abitazioni vede al primo posto i bilocali con una quota del 33% sul totale dello stock, seguiti da monolocali (22%) e trilocali (18%). Gli appartamenti di taglio più piccolo sono concentrati in massima parte nelle aree periferiche, mentre le metrature più ampie si trovano in prevalenza nelle aree centrali e semi centrali.
Torino - lato domanda
La ricerca di abitazioni si distribuisce in maniera abbastanza omogenea in tutte le macroaree della città, ad esclusione di quartieri popolari o ex industriali all'estrema periferia urbana come Barriera di Milano, Falchera, Lingotto e Barca.
La zona del centro fa registrare una buona ripresa nella domanda dopo quasi un anno di stasi. In evidenza tra le aree che stanno attirando un numero crescente di potenziali acquirenti i quartieri di Parella, San Donato e Santa Rita.
Poco meno del 40% di chi cerca casa in città è orientato al trilocale. Monolocali e bilocali, invece, assorbono insieme il 45% della domanda cittadina, lasciando alle unità immobiliari di grandi dimensioni un residuale 16%. In media, il taglio dei trilocali richiesti varia da un minimo di 80 mq. a un massimo di 120 mq. commerciali.
"La crescita intensa delle compravendite in corso a Torino, come in altre grandi città, rafforza la convinzione che il mercato immobiliare residenziale abbia svoltato e stia andando verso un nuovo e più soddisfacente punto di equilibrio", ha commentato Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. "In ogni caso, le previsioni devono tenere in debita considerazione l'incidenza di dinamiche prettamente locali. A Torino, ad esempio, i segnali di una ritrovata vivacità del mercato, soprattutto in termini di quotazioni di vendita che si erano manifestati in primavera, hanno dovuto fare i conti con l'orientamento a un ulteriore ribasso nelle richieste della domanda".