Brasile: peggiore recessione dagli anni 90, ma rischio crisi del debito ancora basso
Wassermann (Credit Suisse): l'economia registrerà una contrazione dell1% quest'anno, mentre inflazione e tassi d'interesse dovrebbero restare elevati. La probabilità di una crisi del debito è ancora bassa, ma i rischi devono essere monitorati
Le prospettive economiche del Brasile per il 2015 risentono di diversi fattori negativi, tra cui il rialzo dell'inflazione, l'indebolimento delle prospettive di crescita, il rischio di carenze nell'approvvigionamento di energia elettrica per via dell'assenza di piogge (con un'incidenza sulla generazione di elettricità presso le centrali idroelettriche), e lo scandalo di corruzione che riguarda Petrobras. Inoltre, le prospettive di un inasprimento della Fed e di un ulteriore deprezzamento valutario potrebbero accrescere lo stress finanziario.

Attualmente prevediamo una flessione del PIL dell'1% YoY nel 2015 (il peggior risultato dal 1990), dopo la stagnazione nel 2014 (i dati del 4Q verranno resi noti il 27 marzo). Intravediamo altresì rischi al ribasso per il nostro scenario di una modesta ripresa nel 2016. A un livello prossimo al 7,5%, con ogni probabilità l'inflazione resterà elevata per gran parte dell'anno e il tasso di riferimento potrebbe essere temporaneamente accresciuto oltre il 13%.
I rischi di recessione e politici potrebbero prolungare il processo di adeguamento fiscale
Riteniamo che l'inasprimento fiscale - finora sono stati annunciati tagli alle spese e rialzi delle imposte pari al 2% circa del PIL - e la politica monetaria prudente dovrebbero contribuire a contenere l'inflazione e a far calare i tassi d'interesse nel medio termine. Tuttavia, siamo altresì convinti che sarà necessario un ulteriore inasprimento della politica e individuiamo rischi sostanziali di uno scostamento di bilancio per via della debolezza dell'economia. Inoltre, la sempre minor popolarità del governo attuale (così come riflesso nelle recenti proteste di massa e nei bassi tassi di approvazione nei sondaggi di opinione) potrebbe determinare una crescente incertezza per quanto attiene ai progressi delle riforme. Visto l'indebolimento dell'economia, con ogni probabilità il risentimento pubblico si inasprirà. Il peggioramento dello stallo politico verosimilmente andrebbe a rallentare le riforme. Le prospettive economiche e fiscali nel medio termine potrebbero quindi peggiorare, determinando ulteriori downgrade del debito sovrano brasiliano a opera delle principali agenzie di rating.
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