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29/04/2015

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Europa occidentale: circa il 40% delle fatture B2B non e' pagato alla scadenza

Tesch (Atradius): Italia e Grecia fanalini di coda. Elevati livelli d'insolvenza, soprattutto nella zona Euro, possono mettere a rischio la ripresa economica. Essenziale la gestione del portafoglio clienti

In Europa occidentale, nonostante differenze notevoli all'interno dei vari Paesi, i ritardi di pagamento delle fatture nelle operazioni commerciali tra imprese restano elevati. Questo potrebbe rallentare la ripresa economica nella regione, ancora debole in particolare nella zona Euro, e mantenere i tassi di insolvenza al di sopra dei livelli del 2007.
La nuova edizione del "Barometro Atradius Comportamenti di pagamento tra aziende a livello internazionale - Risultati per l'Europa occidentale", evidenzia che circa due quinti del valore totale delle fatture emesse nei confronti di aziende clienti sul mercato domestico ed all'‘estero, da parte dagli intervistati in Europa occidentale, non è stato pagato alla scadenza. In media, il 7% di tale valore è risultato ancora in sospeso trascorsi novanta giorni dalla scadenza della fattura, aumentando significativamente la probabilità di passare al recupero del credito, mentre l'1,2% è stato considerato inesigibile, e quindi non si è mai trasformato in incasso. Le aziende danesi e svedesi dimostrano la maggiore attenzione verso un'efficace gestione dei crediti commerciali.


Invece, gli intervistati in Italia e Grecia riportano i livelli più elevati di mancati pagamenti ed insolvenze, in particolare sul mercato domestico. In Italia il 50,2% del valore totale delle fatture emesse per vendite a credito tra imprese sul mercato interno risulta non pagato alla scadenza. Si tratta del dato più alto fra i Paesi dell'Europa occidentale, ben al di sopra della media europea (40,2%), che porta a una crescita del ritardo dei pagamenti di oltre 13 punti percentuali negli ultimi due anni.
Nell'ambito del Barometro Atradius sono state intervistate circa 3.000 aziende in 13 Paesi dell'Europa occidentale. Oltre ai comportamenti di pagamento dei clienti nazionali ed esteri, l'indagine ha preso in esame le principali sfide alla redditività d'impresa per il 2015, nonché l'evoluzione dei tempi medi d'incasso delle fatture (Days Sales Outstanding - DSO).

Problemi di liquidità

Nell'ambito della congiuntura economica, ancora difficile, in molti Paesi dell'Europa occidentale, i problemi di liquidità rimangono il motivo principale dei ritardi di pagamento (51,4% degli intervistati rispetto ai ritardi sul mercato domestico e il 37% rispetto ai ritardi da clienti stranieri).

Ancora una volta sono gli intervistati in Grecia (84% rispetto ai clienti domestici e 57,1% a quelli stranieri) e Italia (73,0% rispetto ai clienti domestici e 48,3% a quelli stranieri) a riportare con più frequenza di altri Paesi i casi di pagamento in ritardo delle fatture. Quasi la stessa percentuale d'intervistati in Europa occidentale, che ha indicato nei problemi di liquidità dei clienti la causa dei ritardi di pagamento, ha espresso il parere che le fatture in sospeso vengano utilizzate dai clienti come una fonte di finanziamento alternativa. Questo è stato indicato più frequentemente in Austria (54,2% degli intervistati rispetto ai clienti nazionali e 49,2% rispetto ai clienti all'estero).
Indipendentemente dai motivi alla base dei ritardi di pagamento, i costi amministrativi e finanziari legati alla gestione dei crediti scaduti possono essere di notevole entità per i fornitori, e risultare quindi un elemento di erosione della redditività aziendale. Questo potrebbe giustificare la preoccupazione della maggior parte degli intervistati in Europa occidentale (24%), la quale ritiene che il contenimento dei costi sarà la loro più grande sfida alla redditività d'impresa nel 2015.


Più preoccupate in tal senso risultano essere le aziende in Svizzera, Paesi Bassi, Francia e Italia. Gli intervistati in Gran Bretagna e Irlanda, al contrario, ritengono che il mantenimento di un adeguato flusso di cassa sarà loro sfida principale quest'anno.
Andreas Tesch, Chief Market Officer di Atradius NV, ha dichiarato: "La modesta ripresa economica iniziata l'anno scorso, e continuata quest'anno, non ha un impatto significativo sugli elevati livelli d'insolvenza, soprattutto nella zona Euro. Ci aspettiamo un miglioramento in alcuni mercati come Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Regno Unito, ma nella maggior parte dei mercati le nostre attese per il 2015 sono per una stabilizzazione, e in alcuni casi di un deterioramento, dei livelli di insolvenza. Nel clima economico attuale, è quindi essenziale che le aziende si concentrino sulla gestione del portafoglio clienti, assicurando i loro crediti per evitare gravi problemi di liquidità che potrebbero compromettere la sopravvivenza stessa della loro attività".  


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