Come cambiano il rischio creditizio di controparte e il rischio di mercato
In attesa di Basilea 4 ASSIOM FOREX organizza l11 e il 12 giugno prossimi, due corsi su Rischio di Mercato e Rischio di Credito per discutere e approfondire le importanti novità normative
Come sembrano lontani i tempi di "Basilea 1" quando la misurazione dei rischi era circoscritta a quello di credito, senza considerare altre tipologie di esposizioni
Successivamente i dettati normativi sono divenuti progressivamente più stringenti e contestualmente sono andate affinandosi le tecniche di valutazione e gestione dei rischi. I recenti anni di crisi poi, caratterizzati da una oggettiva difficoltà da parte del sistema creditizio nell'effettuare operazioni di rafforzamento patrimoniale, hanno contribuito a sviluppare una forma mentis più attenta alla individuazione, misura e gestione dei rischi e meno alla massimizzazione dei risultati di brevissimo termine. Il passaggio dal quadro normativo di Basilea 2 a quello di Basilea 3, ha poi portato, oltre che ad un significativo ampliamento del perimetro di osservazione dei rischi, anche ad innovazioni ed inasprimenti dei criteri di misura alla loro esposizione.

La valutazione del rischio di credito di controparte è stata oggetto di rivisitazioni profonde: logico, se solo si osserva come in precedenza l'impianto regolamentare non fosse in grado di cogliere rischi significativi sia "on" sia - soprattutto - "off" balance, ma anche come gli algoritmi utilizzati sottendessero un approccio "prociclico", tale da fare sì che, in fasi di crescita le banche fossero indotte a fornire ulteriore sostegno alle economie, contribuendo al loro surriscaldamento e nelle fasi recessive, complici alcuni vincoli regolamentari, suggerissero al contrario manovre restrittive che andavano a calarsi in un contesto che necessitava di provvedimenti di segno opposto.
Ripresa economica e credito bancario
Per porre rimedio a tali carenze e distorsioni sono stati intrapresi vari provvedimenti. I primi e forse i più noti, volti ad assicurare che il sistema bancario sia in grado di supportare l'economia "reale" in via continuativa, hanno un carattere quantitativo e sono declinabili nell'inasprimento di alcuni "ratios" preesistenti e nell'introduzione di nuovi. Questo processo è stato affiancato da un altro di revisione "qualitativa" degli stessi coefficienti, avendo riguardo alla concreta capacità degli strumenti finanziari che li compongono di assorbire perdite che dovessero manifestarsi ed alle loro caratteristiche di "stabile permanenza", anche in condizioni di stress, presso l'intermediario.
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