Gli asset allocator abbassano selettivamente il rischio dopo il sell off obbligazionario
Hartnett (BofA Merrill Lynch): non vi è alcuna perdita di fiducia nella ripresa economica, e il posizionamento presume ancora che il dollaro USA si rafforzi. Ma i dubbi si stanno insinuando, da qui la scelta di mantenersi più liquidi
Gli investitori globali hanno meno appetito per le esposizioni a più alto rischio, in particolare negli Stati Uniti. Eè quanto emerge dalla BofA Merrill Lynch Fund Manager Survey per maggio.
Mentre il 47% degli intervistati rimane in sovrappeso nell'azionario, in calo di sette punti percentuali sul mese precedente. L'appetito per le azioni USA è sceso al 19% in sottopeso, in contrasto con il forte sovrappeso di tutto il Q1. Anche la fiducia sulla redditività delle imprese è in calo, con solo il 7% degli investitori che vedono gli Stati Uniti come la regione con le prospettive di guadagno più favorevole. Il dollaro USA rimane il "commercio più affollato", secondo i gestori di fondi di investimento. Tuttavia, la lettura del 41% nel sondaggio su questo aspetto è fortemente diminuita rispetto al mese scorso.

Allo stesso tempo, sono aumentate notevolmente le posizioni liquide in sovrappeso. Il 23% di questo mese è il dato più alto dal dicembre 2014.
Questi cambiamenti seguono il recente aggressivo sell-off sui mercati obbligazionari. L'indagine mostra un forte aumento nella valutazione sulle obbligazioni dei panelisti che le considerano come l'asset class più vulnerabile alla volatilità nel 2015, fino al 56%. E' aumentata anche la percentuale di coloro che sottopesano l'obbligazionario.
Le visioni macroeconomiche degli investitori sono cambiate poco dal mese scorso. Il 59% si aspetta ancora che l'economia globale si rafforzi quest'anno, anche se le previsioni di redditività delle imprese sono calate un po'. Il 70% degli intervistati vede sia la crescita sia l'inflazione al di sotto degli andamenti storici nel corso dei prossimi 12 mesi.
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