Rallentamento della crescita globale: permanente o temporaneo?
La demografia rappresenterà chiaramente un freno alla crescita economica sul lungo termine e potrebbe anche prolungare il periodo di bassi tassi d'interesse. La produttività diventa un fattore cruciale per la crescita futura
Sette anni dopo l'inizio della crisi finanziaria globale, la crescita nelle economie avanzate e dei mercati emergenti non è ancora tornata ai livelli pre-crisi. Questo prolungato periodo di debole performance economica ha generato un acceso dibattito sul fatto se il rallentamento sia una temporanea ricaduta correlata alla crisi finanziaria stessa, oppure se la crescita globale più lenta sia di fatto un'estensione di trend sul lungo termine che si stavano già sviluppando prima della crisi finanziaria. Sussistono essenzialmente due potenziali spiegazioni di un trend al ribasso della crescita secolare.

La prima ipotizza che l'economia stia risentendo di una carenza semi-permanente di domanda aggregata e, più nello specifico, di spese per investimenti o consumi insufficienti per riportare l'economia a pieni ritmi. Una spiegazione alternativa si focalizza sul peggioramento sul fronte dell'offerta, vale a dire su un'evoluzione sfavorevole degli input produttivi della forza lavoro e del capitale, oltre che della produttività.
La demografia sarà presto un significativo freno alla crescita
Con ogni probabilità la demografia avrà un ruolo centrale nell'evoluzione della crescita economica e già ora sta contribuendo al suo rallentamento. L'invecchiamento della popolazione può frenare la crescita tramite diversi canali. Quello più diretto è attraverso un'offerta ridotta di forza lavoro. La quota di popolazione in età da lavoro ha di fatto praticamente raggiunto un massimo nel mondo sviluppato e sta ora scendendo, e a guidare questa tendenza sono Giappone, Germania ed Europa meridionale. Anche i mercati emergenti dovranno presto fare i conti con sfide sul piano demografico, pur con delle consistenti differenze tra i diversi paesi. Mentre la crescita della popolazione complessiva e in età da lavoro è destinata a rallentare nei prossimi decenni nell'Asia emergente, in America Latina e nell'Europa dell'Est, si prevede che i paesi africani, fatta eccezione per il Sudafrica, manterranno un ritmo intatto in termini di crescita della popolazione, a fronte di un continuo incremento della quota di popolazione in età da lavoro.
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