Mork & Mindy e la fatica di Sisifo
Mork viene dal pianeta Ork e Mindy cerca di spiegargli come funziona la vita sulla terra. Una rubrica di Gian Luca Bocchi
Mork: Ciao Mindy, ho appena letto sul giornale che la nuova moneta da due euro sarà disegnata da un designer greco, ma è vero?
Mindy: E' proprio così caro Mork. Il destino è spesso beffardo e proprio adesso, sul precipizio dell'appartenenza all'Unione, ecco che la Grecia dimostra, per l'ennesima volta, di possedere requisiti che senza di lei andrebbero (andranno?) perduti. L'artista disegnatore Georgios Stamatopoulos ha partecipato al concorso indetto per coniare una nuova moneta da due euro in occasione dei trent'anni della bandiera dell'Unione: quella composta da un cerchio di dodici stelle su fondo azzurro.

Mork: Hai ragione Mindy, sembra quasi un colpo di scena all'interno di una farsa, con una trama così complessa da non riuscire a figurarsi il finale.
Mindy: Beh, non solo Mork. Io personalmente ci vedo molto altro. Intanto il disegno è evocativo: come ha evidenziato il suo stesso disegnatore, sono dodici stelle che danzano insieme, ma sembrano omini stilizzati quasi a ricordare che questo è lo spirito con cui è nata l'Unione, questa dovrebbe essere un'Europa dei popoli. E avere tutti la stessa dignità, la stessa libertà, le stesse opportunità e gli stessi doveri non significa essere tutti uguali e fatti con lo stampino. Ogni struttura che funzioni è una continua ricerca di equilibrio tra rigore ed estro, tra organizzazione e aspirazione, tra solidità e cambiamento, tra meccanica ed arte. Ecco direi che nessun Paese come la Grecia rappresenta l'essenza dell'arte e della storia dell'arte. L'arte coglie l'essenza del tutto e Atene è stata la culla in cui sono germogliati tutti i semi del sapere che ancora oggi sono alla base della cultura europea, e mondiale.

Mork: Ma la Grecia di oggi viene descritta da alcuni giornali come molto diversa, piena di lavativi che hanno vissuto alle spalle degli altri Paesi e ora non vogliono ripagare il conto. E' definita incapace di fare alcuna riforma, quasi un bambino capriccioso che non rispetta le regole...
Mindy: Le tue affermazioni caro Mork sono purtroppo molto comuni tra chi non si è informato. Mettere un Paese contro l'altro, soprattutto se parliamo delle nazioni giudicate economicamente meno forti (quali la stessa Italia o la Spagna o il Portogallo) priva il dibattito di una controparte importante e mette in ombra tutto quanto la Grecia ha fatto in questi ultimi 5 anni. Secondo un rapporto della Commissione Europea dello scorso anno, i dipendenti del settore pubblico sono scesi da 907 mila nel 2009 a 651 mila nel 2014 con un calo netto del 28%, una cifra che definirei mostruosa. Come se in Italia i dipendenti pubblici calassero dai 3,2 milioni circa a 2,3 milioni in 5 anni. Direi semplicemente inimmaginabile a livello di conseguenze sul mercato del lavoro e dunque dei consumi. Inoltre se guardiamo a quanto si sia ristretto il deficit fiscale (da -15,6% nel 2009 a -2,5% nel 2014) non troviamo eguali in nessun altro Paese europeo, ad eccezione dell'Irlanda. Proprio per i tagli alla spesa e l'aumento delle tasse, ed in assenza di qualsiasi incentivo all'investimento o al consumo, dal 2009 ad oggi Atene ha visto il proprio prodotto interno lordo contrarsi del 25%, mentre la disoccupazione ha raggiunto l'esorbitante livello del 26%. Senza considerare che la quasi totalità dei fondi che sono stati concessi al Paese sono andare a ripagare debiti pregressi: la gente di Grecia non ha visto un soldo di ciò che è passato tra banche e creditori stranieri.
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