Quali sono le eccellenze e i casi nazionali concreti. Individuate da una ricerca 135 applicazioni in ambiti molto diversi, all'interno di 43 aziende manifatturiere
Lo Smart Manufacturing in Italia conosce un buon fermento anche se, rispetto alla grande accelerazione a cui si assiste nel mondo, l'adozione nel nostro Paese appare rallentata da fattori di contesto, culturali, organizzativi e dalla capacità di offerta. Oltre a ciò, l'Italia - secondo Paese manifatturiero d'Europa - ha bisogno di un programma nazionale dedicato per lo meno vicino a quello sviluppato In Germania: un programma di cui si inizia a parlare solo ora e la cui assenza è stata solo in parte mitigata da progetti di ricerca di stampo consortile sviluppatisi dal basso. Sono alcuni dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Smart Manufacturing della School of Management del Politecnico di Milano
"Lo Smart Manufacturing è destinato a diventare il paradigma della manifattura del futuro", afferma Andrea Sianesi, Co-responsabile scientifico dell'Osservatorio Smart Manufacturing. Grazie ad alcune tecnologie digitali innovative le industrie saranno capaci di maggiore interconnessione e cooperazione tra le proprie risorse e ciò cambierà in modo drastico l'efficienza e la competitività, cancellando vincoli fino ad oggi insormontabili con ripercussioni profonde sui processi e sulle possibilità di business. Gli ambiti applicativi sono molto ampi: si va dagli Smart objects per la tracciatura dei processi ai Big Data a supporto della gestione della qualità, dall'advanced automation nella logistica interna alle piattaforme cloud dedicate alla collaborazione nei processi esecutivi".

"La ricerca, pur rivelando un buon fermento anche in Italia, mostra come nel nostro Paese ci sia ancora molta strada da compiere da parte delle aziende utenti, dei fornitori e anche delle istituzioni", aggiunge Marco Taisch, Co-responsabile scientifico dell'Osservatorio Smart Manufacturing. "Spiace osservare come nel documento 'Strategia per la crescita Digitale' della Presidenza del consiglio dei Ministri neppure una riga sia dedicata al settore manifatturiero. L'auspicio è di poter contribuire con il nostro lavoro a un cambiamento sul fronte dello Smart Manufacturing, rafforzando l'industria italiana e la sua capacità di generare ricchezza e stabilità economica".
Lo Smart Manufacturing in Italia e nel mondo
Lo Smart Manufacturing in Italia mostra un certo fermento. Seppur con livelli di diffusione e maturità diversi, l'Osservatorio ha censito 135 applicazioni, distribuite su numerosi ambiti applicativi in 43 casi analizzati. La maggior parte di questi fa riferimento alla Smart Execution - ovvero il cuore dell'attività dell'industria come produzione, logistica, manutenzione, qualità e sicurezza & compliance - in particolare grazie a tecnologie mature come Internet of Things e Big Data, mentre il Cloud Manufacturing e l'Advanced Human Machine Interface si candidano per diventare le prossime tecnologie di riferimento.

Una grande ricchezza applicativa si trova anche nell'area della Smart Integration, ovvero in quei processi che interagiscono fortemente con il mondo della fabbrica, come New Product Development, Suppliers Relationship Management e i Product Lifecycle Management. In particolare, le tecnologie più mature sono IoT e Big Data a supporto dello sviluppo nuovo prodotto e del Product Lifecycle Management. Il grande assente in Italia, come anche all'estero, è lo Smart Planning (i processi di Production & Distribution Planning, Inventory Management e Supply Chain Event Management) in cui il potenziale appare ancora latente, crediamo soprattutto per la gioventù del fenomeno Smart Manufacturing: una volta che le tecnologie smart avranno permeato il processo manifatturiero ed i sistemi di condivisione dei dati, l'innovazione delle logiche di pianificazione sarà inevitabile.
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