Aspettando Godot, tutti gli occhi guardano a ovest
Bazzani (Saxo Bank Italia): rimanere in perenne condizione di attesa senza far nulla, non gioverebbe alle autorità monetarie e al sistema finanziario capitalistico in cui viviamo
Non è stato solo il termometro a raggiungere livelli record a luglio, anche quello che è successo sui mercati finanziari in questa torrida estate mi ha decisamente sorpreso. Non che questo sia indice di per sé di un evento del tutto straordinario, le mie capacità previsive sono modeste, ma di accodarmi al cospicuo esercito degli "era prevedibile", proprio non me la sento. Che le borse mondiali, trascinate dai ripetuti crolli di quella di Shanghai a cui è seguita la tripla svalutazione della yuan, certi giorni mostrassero andamenti da fine dell'economia come oggi la conosciamo
beh, io non me lo aspettavo. Di certo, chi voleva volatilità è stato accontentato. I principali indici di volatilità utilizzati dagli investitori, il Vix e V2x, intorno a metà agosto hanno registrato una vera e propria impennata, solo in parte rientrata nelle settimane successive.

E ora? Come muoversi nel clima d'incertezza sulla tenuta della crescita del Pil cinese, che rappresenta oltre il 13% di quello mondiale, e quindi sui possibili riflessi sulle principali economie globali?
Piuttosto che lanciarsi in ipotesi sugli scenari del prossimo quinquennio, la cosa migliore da fare è, a mio parere, guardare all'America. E il primo cassetto da aprire è quello della FED. Questo nuovo scenario, modificherà le decisioni della Federal Reserve in tema di taglio dei tassi? Ricorderete che il taglio era ormai dato per scontato, "si tratta del quando non del se" profetizzava non senza arroganza chi vi scrive, mentre oggi si leggono autorevoli pareri circa l'opportunità che la FED faccia ripartire il piano di QE, annunciando che il mondo rischia di cadere in recessione nei prossimi due anni se le banche centrali non riprenderanno a pompare denaro nell'economia.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
