Cersaie 2015: 33ª edizione nel segno di architettura, design, mostre, posatori e consumatoriÂ
A Bologna dal 29 settembre al 2 ottobre la più importante manifestazione dei settori pavimentazione, piastrelle, arredobagno e ceramica sanitaria. Centinaia di aziende da tutto il mondo
Torna per la sua trentatreesima edizione Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno, che ha aperto le sue porte nel Quartiere Fieristico di Bologna lunedì 28 settembre, per accogliere diverse decine di migliaia di eventi, ospiti, operatori professionali e consumatori da tutto il mondo, fino a venerdì 2 ottobre.
I numeri di Cersaie parlano da soli: i sei settori espositivi registrano la partecipazione di 872 espositori, provenienti da 39 nazioni differenti, che spaziano dall'Argentina al Giappone, dal Regno Unito agli Emirati Arabi Uniti, da tutti i paesi europei agli Stati Uniti per arrivare fino al Vietnam. Ed è proprio la componente estera che pone Cersaie ai vertici mondiali: le aziende straniere sono ben 319, quasi un terzo del numero complessivo. Comparto più rappresentato sono le piastrelle di ceramica con 491 imprese (di cui 236 dall'estero), seguito dall'arredobagno, che annovera con 226 presenze, a conferma di come Cersaie sia - per il comparto dell'arredobagno - in Italia la fiera più numerosa e con una posizione di vertice in Europa.

Questi i settori espositivi: Pavimenti e rivestimenti di ceramica, Pavimenti e rivestimenti in materiali non ceramici, Apparecchiature igienico-sanitarie, Arredamenti per ambiente bagno, Arredoceramica e Caminetti, Materie prime, attrezzature per prodotti ceramici, Attrezzature e materiali per la posa e l'esposizione di prodotti ceramici, e Spedizionieri.
L'economia delle piastrelle italiane
L'industria italiana delle piastrelle di ceramica ha chiuso il 2014 facendo un ulteriore, piccolo passo in avanti nel percorso di recupero dei livelli pre-crisi. Un percorso figlio di azioni volte al recupero della produttività , basate su rilevati volumi di investimenti, sulla costante proiezione internazionale, sia sul versante delle esportazioni che su quello della internazionalizzazione produttiva.
Peculiarità del 2014 per l'industria italiana della ceramica sono il recupero di produttività , con una crescita della produzione del +5% e una contestuale riduzione degli organici superiore ai 1.100 dipendenti. La produzione italiana nel 2014 si è attestata a 381,7 milioni di metri quadrati, in aumento di quasi 20 milioni di metri quadrati (+5,04%) rispetto alla precedente rilevazione; le vendite 2014 di prodotto finito sono state pari a 394,6 milioni di metri quadrati, in aumento di oltre 5 milioni.
Cresce il peso delle attività estere: la quota export è ora superiore all'85% dei ricavi totali, i prezzi medi hanno infranto il muro dei 13 euro al mq, il fatturato estero è superiore ai 4,1 miliardi di euro; le vendite oltreconfine hanno registrato un incremento in quantità di circa il 3,6%. In termini di valore la variazione percentuale si conferma positiva, con un incremento del prezzo medio di circa +2,5%. Le vendite nell'Unione Europea (Italia esclusa), pari a oltre il 52% delle vendite oltreconfine, sono in aumento del +6% in volume e oltre il +8% in valore. Particolare brillanti le vendite in Germania, dove si è assistito ad un incremento del +13% in valore, in Spagna (+19%) e in Gran Bretagna (+18%). In calo invece le vendite in Finlandia (-9,5%), Portogallo (-6%) e Austria, a cui si affianca la forte flessione della Russia, -11% in valore. Positive indicazioni invece dagli Stati Uniti, dove le esportazioni italiane nel 2014 hanno messo a segno un +2% in quantità e +8% in valore. Crescite per i volumi di vendita verso l'Asia pari a oltre 35 milioni di mq (+3%), con l'aggregato Golfo che registra una flessione del -1% in quantità . In crescita anche le esportazioni verso l'Africa (+3,8%) e verso Australia e Oceania (+21,5%).
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