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18/11/2015

idee

Italia maglia nera per la fiducia dei lavoratori in eta' pensionabile

Secondo il Barometro Edenred-Ipsos i nostri connazionali tra 55 e 64 anni sono i più pessimisti in Europa verso il futuro e sono tra i più insoddisfatti della qualità di vita al lavoro

Dopo la legge Fornero, esodati e salvaguardie, tagli agli assegni e contributi di solidarietà, e le ultime esternazioni del presidente dell'INPS Boeri, è difficile che un lavoratore sopra i 50 anni esprima ottimismo sul proprio futuro di pensionato.
A questo proposito, Edenred - azienda leader nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese -, ha presentato i risultati della seconda edizione del Barometro Edenred-Ipsos 2015 sul benessere e la motivazione dei dipendenti europei.
L'indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di dipendenti di Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Svezia Polonia, Romania, Turchia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Paesi Bassi.
Dallo studio, che analizza soltanto il cluster dei lavoratori tra 55 e 64 anni, emerge che gli italiani sulla soglia della pensione si dimostrano i più pessimisti sia sulla loro attuale condizione lavorativa, che sulle prospettive future.
Nello specifico lo studio, condotto da Ipsos in 14 Paesi europei e promosso da Edenred, rivela che:
- Quando pensano agli anni che li separano dalla pensione, gli italiani si sentono i più sfiduciati in Europa (52%) e tra i meno motivati insieme ai cugini d'Oltralpe (55%).


- Quando, invece, pensano proprio alla pensione, solo il 20% dei connazionali ha già fatto dei piani e dichiara di percepirla "abbastanza vicina", dato di gran lunga inferiore alla media europea (35%).
Se la pensione appare una chimera, la situazione non migliora osservando il livello di soddisfazione lavorativa degli italiani 55-64enni:
Solo il 37% degli italiani si dichiara felice al lavoro, "conquistando" il terzo gradino del podio dei paesi più tristi, insieme a Polonia e Repubblica Ceca
Riguardo alla qualità della vita sul posto del lavoro, il nostro Paese è penultimo con solo il 25% degli intervistati soddisfatti della propria situazione. Peggio di noi solo gli spagnoli.
E i datori di lavoro italiani si interessano al benessere dei propri dipendenti sulla soglia della pensione? Quasi uno su due (45%) è attento ma non abbastanza da farci primeggiare in Europa dove ai primi posti svetta il Regno Unito (67%) e l'Olanda (65%).
Considerando, infine, il riconoscimento dell'impegno lavorativo, l'Italia si conferma fanalino di coda (46%), appena prima di Polonia e Francia.



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