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06/01/2016

economia

Bene la decisione della Fed, ma aumentera' l'incertezza

Kreuzkamp (Deutsche AWM): per il 2016 prevediamo due ulteriori rialzi dei tassi. La Fed sta chiaramente entrando in un territorio inesplorato, ma non ci aspettiamo nessuna contrazione del suo bilancio almeno fino a dopo i primi rialzi

La decisione della Fed è positiva. Tuttavia, resta il fatto che l'incertezza circa la politica della banca centrale aumenterà. Da ora in poi, ogni incontro della Banca Centrale sui tassi di interesse apre la possibilità di ulteriori aumenti. Dato che la FED negli ultimi anni ha rimosso liquidità dal mercato, la loro politica nei prossimi mesi dovrebbe sortire l'effetto opposto. Gli investitori devono prepararsi a tempi turbolenti.
In linea con le nostre aspettative e quelle del mercato, la Fed ha deciso di aumentare i tassi di 25 basis point. Non daremmo troppa importanza nelle iniziali reazioni del mercato, che riflettono soprattutto i riposizionamenti degli investitori e la riduzione dei volumi dei training nel periodo prenatalizio piuttosto che un nuovo giudizio sulla direzione dell'economia degli Stati Uniti. Inoltre i mercati sono stati recentemente impegnati sulle preoccupanti notizie relative al mercato del petrolio, gli Stati Uniti, il settore high yield e lo Yuan cinese. La reazione complessiva dei mercati è stata leggermente positiva. Non ci attendiamo ripercussioni sui Titoli di Stato di altri Paesi, per esempio della Germania.

Questa reazione dimostra che la Fed ha svolto un buon lavoro nel gestire le aspettative del mercato.
L'aumento dei tassi e le dichiarazioni del FOMC sono state la base del nostro outlook di mercato per il 2016. Non vi è quindi la necessità di cambiare i nostri inviti strategici: restiamo costruttivo sulle azioni dei mercati sviluppati con una leggera preferenza per l'Europa e il Giappone rispetto agli Stati Uniti.
I nostri obiettivi di fine anno sono 2.170 per lo S&P 500, 11700 per il DAX, 3600 per l'Eurostoxx 50 e 1.030 per l'indice MSCI Japan. Da un punto di vista settoriale, abbiamo messo sotto osservazione il settore tecnologico, dei beni di consumo ciclici e finanziari.
Quest'ultimo settore ha storicamente sovraperformato il mercato nelle fasi rialzo dei tassi di interesse. Riconosciamo i rischi di mercato connessi all'aumento dei tassi della Fed, per esempio sono prevedibili deflussi dalle classi di attività a maggior rischio, come gli Stati Uniti o le obbligazioni ad alto rendimento dei mercati emergenti. Alla luce della forza dei fondamentali della maggior parte delle aziende dei mercati sviluppati, utilizzeremo le debolezze dei mercati azionari seguenti la decisione della Fed come opportunità tattica di acquisto.


Compiuto il primo passo, i mercato possono ora concentrarsi sul 2016. Prevediamo due ulteriori rialzi dei tassi. La Fed ora controlla due leve per la sua politica monetaria: il tasso dei fondi federali e la velocità con cui cambia la sua politica di reinvestimento dei proventi derivanti dalle obbligazioni in scadenza.
A prescindere dalla reazione di questo primo rialzo dei tassi, il vero banco di prova per la Fed avverrà nel 2016. La Fed continuerà a basare le proprie decisioni sui dati economici in arrivo. In questo contesto economico un po' spento, agli investitori toccherà indovinare in quale delle riunioni FOMC sarà deciso o meno il prossimo aumento.
Gli investitori potrebbero imparare a vivere con un grado d'incertezza maggiore per quanto riguarda la politica monetaria. Dopo aver contenuto la volatilità negli ultimi anni, almeno la politica monetaria degli Stati Uniti rischia di sortire l'effetto opposto nei prossimi mesi.
La Fed sta chiaramente entrando in un territorio inesplorato, non avendo mai affrontato uno scenario con tassi di crescita così bassi e bilanci così colmi. Il fatto che le riserve delle istituzioni finanziarie presso la Banca Centrale siano cresciute dai 15 miliardi di dollari del 2007 ai 2.


5 trilioni di dollari di oggi rende il compito della Fed ancora più difficile. Non ci aspettiamo nessuna contrazione del bilancio della Fed almeno fino a dopo i primi rialzi dei tassi.
La nostra visione ottimistica sul rialzo del dollaro, che riteniamo possa raggiungere la parità con l'Euro nel 2016, si basa sul fatto che la Fed abbia avviato il ciclo di austerity subito dopo l'ulteriore allentamento della politica monetaria della BCE.
Sulla base delle nostre aspettative di un percorso di rialzo dei tassi molto graduale, riteniamo che ci sarà solamente un aumento moderato dei rendimenti del Tesoro USA nel 2016, ma nessun sell-off.

Stefan Kreuzkamp, Chief Investment Officer, Deutsche AWM


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