La propensione per i titoli high yield e' destinata a restare sostenuta per cinque anni
Dowling (NN Inv.): da una nostra indagine il 43% degli intervistati si aspetta che gli investitori istituzionali aumentino la ponderazione del debito HY europeo, il doppio rispetto al 21% che si aspetta invece una riduzione
Gli investitori istituzionali si aspettano che nei prossimi cinque anni la propensione per i titoli high yield globali resti sostenuta, poiché gli investitori continuano a beneficiare dei vantaggi derivanti dalla diversificazione delle asset class, dal calo dei tassi di default e dai fondamentali del credito.
Dall'indagine condotta da NN Investiment Partners su un panel di 103 investitori istituzionali internazionali1 emerge che il 43% degli intervistati si aspetta che nei prossimi cinque anni gli investitori istituzionali aumentino la ponderazione del debito high yield europeo, rispetto al 21% che si aspetta invece una riduzione.

Secondo il 64% degli intervistati, il tratto più interessante del debito high yield sta nella diversificazione, il 37% ha indicato invece il calo dei tassi di default nel settore, e il 36% ha menzionato i fondamentali positivi del credito.
Oltre un terzo (35%) ha dichiarato che attualmente le valutazioni giustificano il rischio aggiuntivo insito nel settore high yield. Soltanto il 10% ha affermato che al momento il settore high yield non sia interessante.
In base all'indagine, l'Eurozona presenta valutazioni migliori per le obbligazioni high yield rispetto a qualsiasi altra area geografica al mondo: il 27% degli intervistati ha valutato le quotazioni dell'Eurozona come solide o molto solide, mentre il 22% ha indicato quelle degli Stati Uniti, il 18% quelle del Regno Unito e del Giappone rispettivamente, e il 16% quelle dell'Asia ex-Japan. Le valutazioni sono state considerate come il tratto più interessante delle obbligazioni high yield europee nel loro complesso, con quasi due investitori istituzionali su cinque (38%) che hanno dichiarato che queste ultime le rendono molto interessanti rispetto a qualsiasi altro titolo obbligazionario, giustificando il rischio maggiore. Un ulteriore 26% degli investitori ha affermato che il calo dei tassi di default in Europa ha sostenuto l'asset class.
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