Cina: un inizio 2016 turbolento
Mo Ji (Amundi): il circuit breaker, meccanismo di interruzione dei mercati, dovrà essere migliorato ma non diventerà la nuova normalità per gli investitori A-share
Il 2016 sembra essere iniziato in maniera particolarmente inquieta per i mercati asiatici ed in particolare modo per la Cina. In due dei primi quattro giorni di negoziazione, il meccanismo di interruzione dei mercati è scattato per ben due volte non appena l'indice CSI-300 ha subito un ribasso del 7%. Congiuntamente a tale meccanismo, dal 28 dicembre e nei 7 giorni di borsa aperta successivi CNH, CNY, e il midpoint CNY si sono deprezzati sino a raggiungere rispettivamente l'1,97%, l'1,62% e l'1,38%.

Crediamo che il meccanismo di interruzione dei mercati sarà migliorato e non costituirà la nuova normalità per gli investitori A-share. Inoltre riteniamo che per questo periodo il RMB sia il fattore chiave per le correzioni del mercato, dove la Banca Popolare della Cina (PBOC) è protagonista con le azioni sulla valuta. Pensiamo che si tratti di una politica macroeconomica appropriata per questa congiuntura economica caratterizzata da ampi spread e svalutazioni globali, dopo il rialzo dei tassi della Fed del 16 dicembre scorso.
Cos'è il circuit breaker?
La China Securities Regulatory Commission (CSRC) ha attivato il circuit breaker, vale a dire il sistema di interruzione dei mercati durante il primo giorno di negoziazioni del 2016. Di seguito le principali caratteristiche di tale sistema:

a) il circuit breaker è valido solo sul benchmark CSI-300;
b) se l'indice CSI300 riporta dei movimenti di ±5% conduce ad una pausa delle negoziazioni per 15 minuti, mentre se l'andamento dell'indice è di ±7% l'interruzione delle negoziazioni sarà per tutto il resto del giorno;
c) dal momento in cui il circuit breaker è attivo, è efficace per: A-share, B-share, fondi (esclusi ETF sull'oro, fondi del mercato monetario negoziati in borsa, e ETF su obbligazioni), obbligazioni societarie convertibili e obbligazioni societarie scambiabili; tutti i futures su indici azionari di borsa, tra cui CSI-300, CSI-500 e SSE-500 esclusi future su obbligazioni del Tesoro.
Il circuit breaker diventerà la normalità per gli investitori A-share?
a) Il 4 gennaio, primo giorno di negoziazione del 2016, l'indice CSI-300 ha toccato il -5% alle ore 13:13, facendo così scattare 15 minuti di sospensione di trading; ci sono voluti altri 6 minuti per assistere ad un ulteriore ribasso dell'indice del 2%, attivando nuovamente l'interruttore con un arresto delle negoziazioni per il resto della giornata.
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