Tutte le strade portano all'e-procurement
Perego (SynerTrade Italia) e Centi (Lowendalmasaï): il software, di per sé, non risolve i problemi. La tecnologia deve essere innovativa e aperta a nuovi sviluppi, senza dimenticare mai il fattore "Human to Human" e le esigenze di un mercato in continua trasformazione
L'e-procurement è una necessità, una risposta indispensabile per le aziende che hanno bisogno di garantire un flusso continuo di informazioni tra l'ufficio acquisti, i clienti interni e il mercato in modo che ogni passaggio del processo di acquisto venga presidiato correttamente.
Se l'obiettivo è controllare quello che viene acquistato, semplificare la raccolta dei dati e gestire in ottica strategica i rapporti con fornitori sempre più globali, l'e-procurement si rivela un percorso obbligato. Aspetto si evidenzia in maniera ancora più importante in un contesto dove la richiesta di compliance e trasparenza è sempre maggiore e il dato necessita quindi di un controllo e di un visibilità totale.

Un sistema di e-procurement di successo consente certamente di ottenere una visibilità completa sul processo di acquisto, permettendo di condurlo, controllarlo e di creare efficienze, che si possano tradurre nella riduzione dei tempi, con una conseguente diminuzione dei costi e un minore time to market.
È fondamentale però definire a priori le specifiche funzionali che uno strumento di e-procurement deve possedere: se è vero, infatti, che tutte le strade portano all'e-procurement, è altrettanto vero che non tutti i percorsi sono uguali e che ogni realtà aziendale ha per sua natura esigenze, specificità e dinamiche differenti, che devono essere opportunamente considerate per evitare di implementare in azienda uno strumento che poi non venga utilizzato correttamente.
È importante, quindi, soffermarsi sia sui passaggi che un'azienda deve necessariamente avviare nella scelta di una soluzione di e-procurement, sia sulle caratteristiche funzionali e tecniche che lo strumento deve possedere.
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