Mercati finanziari sulle montagne russe
Petersen (AllianzGI): è importante "ridurre la velocità e cercare di non andare fuori strada", ovvero operare un'ampia diversificazione degli investimenti tra le diverse asset class
E' come se nelle prime settimane dell'anno i mercati finanziari si trovassero sulle montagne russe, in un contesto caratterizzato da incertezze sulle prospettive economiche, politiche monetarie contrastanti e rischi politici a livello mondiale. Nell'attuale situazione, oltre al miglioramento dei dati cinesi e statunitensi, due fattori in particolare potrebbero ridurre il nervosismo degli investitori: la fine del rafforzamento dollaro e una ripresa duratura del prezzo del petrolio.

Il dollaro USA tratta ancora ad un livello superiore di circa il 20% alla media del secondo trimestre 2014, cioè prima dell'inizio del forte rialzo di cui è stato protagonista. Per contro, diverse valute emergenti hanno registrato forti pressioni. La Cina, i Paesi in via di sviluppo, ma anche la stessa economia statunitense, con riferimento specifico ai settori esportatori, dovrebbero beneficiare della recente lieve svalutazione registrata dal biglietto verde nonostante la divergenza delle politiche monetarie a livello internazionale. Nel complesso, il trend di rafforzamento del dollaro sembra ormai aver raggiunto una fase molto avanzata, anche per effetto dei crescenti dubbi sul proseguimento del ciclo di inasprimento avviato a dicembre 2015 dalla Federal Reserve (Fed). In ogni caso, destano preoccupazione le speculazioni circa una possibile recessione e l'introduzione di tassi di interesse negativi nella prima economia mondiale, considerando lo stato attuale e le attese sulla congiuntura USA.
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