BusinessCommunity.it

27/04/2016

fare

Ritardi nei pagamenti per il 90% delle aziende in Europa Occidentale

Italia (94%) e Grecia sono i Paesi con la maggiore incidenza di ritardi per fatture commerciali sul mercato interno. Alla base delle motivazioni, comuni a tutti i Paesi dell'indagine Atradius, la carenza di liquidità. Peggioramento significativo per Cina, Brasile, Russia e Sudafrica

Continueranno anche nel 2016 le difficoltà del mercato, con inevitabili riflessi anche sull'andamento del rischio di credito commerciale. Ciò è dovuto essenzialmente al calo dei prezzi delle materie prime e al rallentamento economico della Cina. Si prevede che il contesto delle insolvenze nell'Eurozona si manterranno al di sopra dei livelli pre-crisi (+66% rispetto al 2007), nonostante timidi segnali di miglioramento.
Circa il 90% delle aziende intervistate nel corso dell'ultima edizione del Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende - Indagine per l'Europa Occidentale ha registrato ritardi di pagamento su fatture commerciali da parte delle aziende loro clienti. In media, quasi il 40% del valore totale delle fatture commerciali emesse dagli intervistati è risultato non pagato alla scadenza originaria. Il 94% delle aziende in Italia ha registrato ritardi di pagamento su fatture commerciali nel 2015 mentre, in media, il 45% del valore totale delle fatture commerciali nel nostro Paese è risultato non pagato alla scadenza.


Italia e Grecia sono i Paesi con la maggiore incidenza di ritardi di pagamento su fatture commerciali sul mercato domestico: in media, quasi la metà del valore totale delle fatture commerciali in tali Paesi è risultata non pagato alla scadenza, un dato superiore del 10% rispetto alla media per l'Europa Occidentale. Per contro, gli intervistati nel Regno Unito hanno riferito la maggiore incidenza di ritardi di pagamenti da parte di clienti esteri: il 46,4% del valore totale delle vendite a credito delle aziende britanniche sui mercati esteri è risultato insoluto alla scadenza della fattura, ben al di sopra della media per l'Europa Occidentale (38,3%). 
Il Barometro Atradius ha analizzato i comportamenti di pagamento delle aziende sui mercati interni ed esteri, intervistando circa 3.000 aziende in 13 Paesi dell'Europa Occidentale. L'indagine evidenzia anche le principali tendenze in materia di strumenti di gestione del credito, l'impatto percepito sulla redditività delle imprese, i tempi medi d'incasso delle fatture commerciali, nonché i comportamenti di pagamento per settore e dimensione d'azienda.

Le difficili condizioni di mercato spiegano perché la maggior parte degli intervistati in Europa Occidentale (57,9%, in aumento rispetto al 51,4% nel 2015) indica ancora la carenza di liquidità quale motivazione principale per i ritardi di pagamento sul mercato interno. Questo dato è particolarmente elevato nel caso degli intervistati in Grecia. Analogamente, la percentuale di intervistati in Europa Occidentale che ha riferito ritardi di pagamento da parte di clienti esteri per la medesima motivazione è salita al 40,2% (37,1% lo scorso anno), soprattutto tra gli intervistati in Austria.
Per quanto riguarda l'Italia, circa il 41% delle aziende intervistate (ben al di sopra del 25% degli intervistati in Europa Occidentale) ha dovuto ritardare il pagamento dei propri fornitori a causa dei ritardi di pagamento delle fatture commerciali da parte delle aziende loro clienti; quasi il doppio delle aziende intervistate in Italia (25%) rispetto all'Europa Occidentale (13%) ha dovuto chiedere alla banca un'estensione dello scoperto; quasi il 23% delle aziende intervistate in Italia (contro il 19% degli intervistati in Europa Occidentale) ha lamentato perdite di ricavi.

 
Indipendentemente dai motivi alla base del rallentamento dei pagamenti, quest'ultimo ha determinato difficoltà finanziarie per le aziende in Europa Occidentale, con impatti negativi sull'intera catena del valore delle transazioni commerciali tra aziende.
In particolare, per quanto riguarda l'Italia, gli intervistati in Europa Occidentale si sono detti pienamente consapevoli dell'importanza di proteggere i propri crediti commerciali dal rischio di mancato pagamento dei clienti, e ciò per non compromettere la redditività aziendale.
In Italia, 2 intervistati su 5 non cambieranno il proprio mix di strumenti di gestione del credito quest'anno (intervistati in Europa Occidentale: circa il 45%). Il 42% intensificherà il controllo della solvibilità dei clienti (intervistati in Europa Occidentale: 34,8%) ed una stessa percentuale (contro il 29% in Europa Occidentale) effettuerà più spesso azioni di monitoraggio del rischio credito commerciale nel corso del 2016.
Secondo Andreas Tesch, Chief Market Officer di Atradius NV, "le condizioni di mercato dovrebbero mantenersi sostanzialmente difficili in molte economie avanzate, nell'anno in corso.


Nella maggior parte dei mercati è previsto soltanto un lieve miglioramento dei livelli di insolvenza a causa delle crescenti incertezze sui mercati esteri, in particolare per quanto riguarda i prezzi delle materie prime e il rallentamento della Cina. Per quanto riguarda l'Eurozona, il livello totale di insolvenze si attesta oggi al 66%, ben al di sopra dei livelli pre-crisi, mentre ci aspettiamo un peggioramento significativo per Cina, Brasile, Russia e Sudafrica. Nel clima economico attuale, è quindi essenziale che le aziende si concentrino sulla diversificazione del proprio portafoglioclienti e su un attento controllo dei crediti: in questo senso, l'assicurazione del credito può svolgere un ruolo determinante nel ridurre i rischi e garantire la crescita del business, anche nell'attuale contesto d'incertezza economica".
Massimo Mancini, Country Manager di Atradius per l'Italia, prosegue: "Il confronto con gli scenari pre-crisi dimostra che la qualità del credito commerciale nel nostro Paese presenta ancora degli elementi di forte criticità, che pesano sul tessuto imprenditoriale. L'attesa inversione di tendenza del contesto delle insolvenze, seppur modesta, è una buona notizia per la nostra economia, ma le previsioni per l'anno in corso indicano la necessità per le aziende italiane di valutare con attenzione la solvibilità dei propri clienti e comunque di attivare strumenti assicurativi in grado di ridurreil rischio di credito commerciale, sia sul mercato domestico che all'export".




Il report sui risultati per l'Italia (in Italiano) è scaricabile cliccando qui


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it