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11/05/2016

sport

I club di Premier League rimangono in attivo nonostante la crescita degli ingaggi

Diciassette dei 20 club della lega hanno registrato un utile nella scorsa stagione. E il nuovo contratto per i diritti media a partire dal 2016-17 porterà 5,2 miliardi di sterline in tre anni, con un aumento del 70% rispetto a quello attuale

Sarà sempre più difficile a livello economico competere con le società inglesi per l'ingaggio dei migliori giocatori. E questo nonostante che l'utile pre-imposte collettivo generato dalle società di calcio della Premier League inglese sia sceso del 37% nella stagione 2014-15, come emerso da un rapporto della società di servizi finanziari Deloitte.
L'aumento del 3% con un record delle entrate di 3,4 miliardi di sterline (4,3 miliardi di euro) è stato compensato dalla forte crescita del 6% de gli ingaggi, arrivati a quota 2 miliardi di sterline, con i profitti che sono calati da 190 milioni nella stagione 2013-14 ai 120 milioni di quella 2015-15,
I risultati analizzati da Deloitte hanno segnalato che è la prima volta dal 1999 in cui i club di Premier League aggregati hanno dichiarato un utile pre-imposte in due stagioni consecutive e un periodo di redditività sostenuta, come rilevato da Dan Jones, partner dello Sports Business Group di Deloitte.
I club hanno anche registrato utili operativi combinati - escluse le compravendite dei giocatori, gli interessi passivi netti e l'ammortamento dei contratti dei giocatori - per oltre 500 milioni di sterline.

Diciassette dei 20 club della lega hanno registrato un utile nella scorsa stagione.
"I club ora godono di un vantaggio di entrate significativo su tutti, tranne una manciata dei più grandi club fuori dalla Premier in Europa," ha affermato Adam Bull, consulente senior presso Sports Business Group di Deloitte. "La sicurezza finanziaria dei leader per ricavi a livello mondiale, è ora aumentata con una redditività sostenuta, con l'aiuto di misure di controllo dei costi in vigore per entrambe le competizioni nazionali ed europee, e questo rende i club che giocano in Premier League, e quelli con aspirazioni di arrivarci, particolarmente attraenti per gli investitori da tutto il mondo". Quindi, poche speranze di competere, a meno di non chiamarsi Real Madrid, Barcellona, Bayern, PSG e pochi altri.
Il campionato inglese subirà un ulteriore potenziamento con l'inizio del un nuovo ciclo triennale dei diritti media, che partirà della stagione 2016-17. Il nuovo contratto avrà un valore di 5,2 miliardi di sterline in tre anni, con un aumento del 70% rispetto a quello attuale. Piove sul bagnato. .


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