Brexit o Britin? Il rischio politico per il Regno Unito e l'Unione Europea minaccia la sterlina e l'euro
Secondo WisdomTree Europe, fino a quando l'UE non dimostrerà di essere unita nell'affrontare questioni come disoccupazione e immigrazione è presumibile s'intensifichino ancora gli investimenti più sicuri, e ciò spingerà i tassi d'interesse sempre più verso lo zero o in territorio negativo
La "Brexit" crea incertezza su tutti i fronti: anche se le condizioni da stabilire per i futuri accordi commerciali sono ancora sconosciute è probabile che, collocandosi al di fuori del blocco, il Regno Unito avrà un potere negoziale inferiore nel definire termini commerciali favorevoli. A livello bilaterale gli accordi commerciali sia con l'UE che all'estero potrebbero diventare più onerosi. Ad aggravare il clima d'incertezza contribuiscono anche le lunghe tempistiche necessarie a svincolare completamente il Regno Unito dall'Unione Europea e a stipulare un nuovo accordo in materia di scambi, sicurezza e legislazione. Fino a quando non sarà chiaro quali accordi commerciali dovranno essere attuati, sia le imprese che gli investitori potrebbero posticipare gli investimenti nel Paese. Ai sensi dell'Articolo 50 che regolamenta la procedura di uscita volontaria dall'Unione Europea, la Gran Bretagna dovrà attendere due anni dalla notifica prima che il recesso entri in vigore, secondo termini e condizioni deliberati dai Paesi membri dell'UE. Fino a quando non saranno chiariti questi aspetti permarrà l'incertezza riguardo al modello commerciale che il Regno Unito seguirà in futuro.

Anche se il Regno Unito assumerà pieno controllo della politica sull'immigrazione, i vantaggi economici di una riduzione dei flussi migratori appaiono dubbi o addirittura inesistenti (le entrate fiscali derivanti dall'immigrazione sono probabilmente positive e le aziende, così come i servizi pubblici, beneficiano di manodopera qualificata oltremare). Se l'uscita dall'UE per riottenere il controllo sull'immigrazione implica perdere l'accesso al mercato unico europeo, il rischio maggiore nel lungo periodo riguarda la frattura dell'unità nazionale, con il Partito nazionale scozzese pronto ad indire un altro referendum sull'indipendenza della Scozia nel tentativo di entrare a far parte sia dell'UE che dell'Eurozona. A rischio anche la fragile pace con l'Irlanda del Nord poiché l'inasprimento dei controlli alle frontiere, istigati dalla "Brexit", potrebbe riaccendere le tensioni. I forti rischi politici contrastano i dubbi vantaggi sul fronte fiscale e il mercato del lavoro. L'incertezza politica aleggia inoltre anche all'interno della stessa Inghilterra: tra i Conservatori, il partito è molto diviso al suo interno, con sei ministri di Gabinetto e metà dei parlamentari contrari alla campagna del primo ministro Cameron in favore della permanenza nell'Ue.
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