I CEO dovrebbero essere ritenuti responsabili per i danni dei cyber attacchi (anche se ne sono all'oscuro)
Secondo una ricerca VMware il 22% dei responsabili IT in Italia non rivela ai propri vertici gli attacchi informatici. Solo l'8% dei responsabili aziendali in EMEA considera la sicurezza informatica una priorità, evitando così un'iniziativa aziendale per ripensare la sicurezza IT
Quasi un terzo di chi lavora in ufficio in Europa, Medio Oriente e Africa (30% in EMEA, il 28% in Italia) dei responsabili IT e quasi un quarto (23%, 20% in Italia) crede che il CEO dovrebbe essere ritenuto responsabile per una significativa violazione dei dati. Tuttavia, il 25% dei responsabili IT ammette di non rivelare una significativa violazione dei dati ai vertici aziendali. E' quanto emerge da una ricerca di VMware e condotta dall'Istituto Vanson Bourne.

Questa mancanza di trasparenza indica che le persone responsabili del business non hanno un quadro completo del rischio rappresentato dalle violazioni. Quest'affermazione è supportata anche da un'ulteriore ricerca promossa da VMware e condotta da Economist Intelligence Unit all'inizio di quest'anno, che ha rivelato che appena l'8% dei dirigenti aziendali EMEA considera la sicurezza informatica una priorità per il proprio business. Con gli attacchi informatici che si intensificano e diventano più dannosi per le organizzazioni, tra cui la perdita di proprietà intellettuale, di competitività e dei dati dei clienti, l'impatto potenziale di questa disconnessione è significativo.
Gli attacchi informatici aumentano di frequenza e sofisticazione
Le imprese sono sempre più sotto la minaccia di gravi attacchi informatici, e il 30% degli intervistati ritiene probabile un attacco entro 90 giorni. Con la complessità di un mondo sempre più digitale, i metodi di sicurezza attuali non tengono il passo. Infatti, il 32% dei responsabili IT ritiene che una delle maggiori vulnerabilità per la propria organizzazione sia il fatto che le minacce informatiche evolvono più velocemente dei sistemi di sicurezza.
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