Primi sei mesi in chiaroscuro per i costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma
Grassi (Assocomplast): crescono l'import e il mercato interno. In calo l'export in generale, ma migliora verso i Paesi NAFTA e Asia, con Messico, Cina, India e Corea del sud davanti a tutti
Un primo semestre che, se da un lato apre a nuove speranze di una ripresa di ordinativi all'interno del Paese (con conseguente aumento dell'import), dall'altro desta preoccupazioni per il segno negativo davanti al dato dell'export, vero punto di forza del comparto.
Questo emerge da Assocomaplast (l'associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma), che ha elaborato i dati di commercio estero settoriali di fonte ISTAT riferiti al primo semestre 2016, a confronto con l'analogo periodo del 2015.

Le rilevazioni mostrano come l'import abbia sfiorato i 390 milioni di euro, con un nuovo picco positivo (+9,7%) in funzione del rafforzamento via via concretizzatosi tra aprile e giugno, dopo la contrazione dei primi tre mesi dell'anno. Tale dato sembra quindi confermare quei segnali di ripresa del mercato interno che già si erano registrati lo scorso anno. Invece, l'andamento delle esportazioni quest'anno è stato sicuramente poco brillante: a prescindere dalla statistica relativa al solo mese di gennaio, non particolarmente significativa, il picco negativo lo si è raggiunto proprio lo scorso giugno, con un -2,3%. Nei mesi precedenti, la riduzione delle vendite all'estero era oscillata fra il -0,5% e il -1%. In conseguenza di ciò, si indebolisce il saldo positivo della bilancia commerciale, che si ferma al di sotto del miliardo di euro.
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