BusinessCommunity.it

12/10/2016

marketing

Snapchat e Instagram: utilizzo in aumento ma i consumatori ignorano i brand online

Capeci (Kantar TNS): il 26% a livello globale dichiara di ignorare i post o le pubblicità sui social (il 33% in Europa, il 24% in Italia)

I consumatori globali stanno forse voltando le spalle ai brand? Questo sembra esser dimostrato dal fatto che il 26% degli utenti dichiara di ignorare i post sui social o i contenuti condivisi dalle marche. Di contro assistiamo alla crescita dell'utilizzo di piattaforme social, come Snapchat e Instagram.
Lo scetticismo maggiore è stato riscontrato nei Paesi scandinavi dove il 57% dei rispondenti, sia in Svezia che in Danimarca, ha dichiarato di ignorare i contenuti condivisi dalle marche. All'estremità opposta della scala solo il 15% dei rispondenti in Arabia Saudita e il 19% in Brasile ha dichiarato di non essere interessati a contenuti brandizzati, mentre la Cina, come l'Italia, si posiziona intorno alla media globale con il 24%.
La popolarità di Snapchat e Instagram è cresciuta negli ultimi due anni rispondendo alla richiesta di contenuti veri, personali, e istantanei, "in the moment" secondo lo studio dell'istituto globale di ricerca Kantar TNS svolto su 70.000 consumatori. Quasi un quarto (23%) degli utilizzatori internet è ora su Snapchat, un grande salto rispetto al 12% di due anni fa.

Situazione simile in Italia (con il 25% degli utenti internet ora attivi sulla piattaforma, verso un 15% vs 2015), mentre in America Latina assistiamo ad un balzo dal 12% (2014) al 38% (2016).
Anche Instagram ha acquisito popolarità, con un livello di utilizzo globale che oggi è al 42% dal 24% del 2014. In Italia è sulla piattaforma il 51%, con una crescita di 15 punti percentuali negli ultimi due anni.
I brand dovranno affrontare non poche difficoltà nel tentativo di coinvolgere i consumatori, dal momento che questi ultimi si sentono bombardati dalla presenza di marchi sulle piattaforme social, con il 34% in Italia (in linea con il dato Global, mentre a livello Europa, siamo addirittura al 39%) che dichiara addirittura di sentirsi "costantemente seguito" dalla comunicazione online.
Secondo Federico Capeci, Chief Digital Officer & CEO Italia, Kantar TNS, "la frammentazione dei Social prosegue, le piattaforme si caratterizzano. Due osservazioni: da un lato la condivisione delle emozioni, dei ?momenti', è sempre più importante e si diffonde. Dall'altro, le persone sono ?aperte': sperimentano, si buttano non si fermano, per esempio, alla piattaforma che sono abituati ad usare.

C'è sicuramente una forte attenzione al momento e i Social player rispondono in modalità diverse: abbiamo visto Facebook introdurre l'opzione in diretta e più recentemente l'instant video anche su Messenger. Inoltre, la crescita di Instagram e Snapchat risponde proprio al desiderio degli individui di contenuti istantanei e divertenti, da amici, pari, influencers, spesso ?migliorati' attraverso filtri, scritte ed aggiunte: un modo per personalizzare sempre più, individualizzare i contenuti che si condividono.
Nuove possibilità per i brand che potrebbero approfittare di questo trend offrendo contenuti personalizzabili e condivisibili come video e storie divertenti. Un internauta su 4 però - ha proseguito Capeci - volta le spalle ai contenuti brandizzati sui Social: la sfida è come consegnare i giusti contenuti alle persone giuste, sulle giuste piattaforme e soprattutto al momento giusto. Siamo già abituati a scarsa attenzione alla pubblicità nei media tradizionali. Oggi è un rischio anche nei Social.
Alcuni brand avevano già capito quanto questo fosse importante. In passato Disney, Starbucks e McDonald's avevano utilizzato i filtri di Snapchat per coinvolgere i consumatori in un modo che non venisse percepito come intrusivo.


Questa è la chiave per evitare la percezione negativa dei consumatori nei confronti delle attività online dei brand."
Lo studio di Kantar TNS ha evidenziato inoltre come gli influencer e le celebrità abbiano un ruolo chiave nell'influenzare la percezione sulle marche da parte delle persone. Due utenti su 5 (40% nel mondo, il 32% in Italia) di età compresa tra i 16 e i 24 anni, dichiarano di avere più fiducia in quello che le persone dicono online a proposito del brand che sulle informazioni trovate sui canali ufficiali come giornali, siti o pubblicità TV.
Anche se sono i giovani i più grandi utilizzatori dei social media, su tutte le piattaforme, è da notare che anche i più adulti si stanno aprendo alle novità del momento: uno user su 5, di età compresa tra i 55 e i 65 anni ora utilizza Instagram (un aumento del 47% rispetto all'anno scorso nello stesso periodo). L'Italia sembra in linea con il dato globale, mentre per esempio nei Paesi del Sud America un 35% degli utenti in questa fascia accede alla piattaforma e ad Hong Kong addirittura il 44%. Anche su Snapchat in queste fasce d'età, la tendenza a condividere foto istantanee sta crescendo: il 9% degli user globali è di età compresa tra i 55-65 anni (era il 3% nel 2015).



L'aumento degli user in tutte le fasce d'età rappresenta un'opportunità per i brand che possono creare contenuti condivisibili e coinvolgenti. Peraltro, con il 30% dei rispondenti (il 35% in Italia) che ha dichiarato di essere contrario all'idea di vedere i propri comportamenti online tracciati dalla pubblicità, emerge la necessità di muoversi con attenzione.
Aggiunge Capeci: "i modelli di influenza evolvono. Abbiamo già rilevato come per esempio all'interno della famiglia, questo induca pattern relazionali innovativi. I giovani sono sempre più orientati ad ascoltare gli influencer, si fidano dei blogger e dei loro ?simili' più che delle informazioni ufficiali provenienti direttamente dai brand. Le reti di influenza delle generazioni più adulte sono ancora centrate invece su amici e famigliari ma, considerando il cambiamento di abitudini che stiamo osservando, li vedremo sempre più inclini a cercare ispirazione e informazioni online. Occorre tenerne conto quando si lavora sul processo d'acquisto e sulle diverse opportunità che i brand hanno per influenzare la scelta".
Per i brand dunque, offriamo tre semplici accorgimenti:
1.


Migliorare la creazione di contenuti che possano essere utilizzati su diversi canali, valutandone le specificità.
2. Lavorare mano nella mano con gli influencer, come fonti attendibili di informazioni e consigli. Le partnership sono un'ottima opportunità per generare un genuino e autentico contenuto, che è quello che le persone vogliono.
3. Andare in profondità su quello che motiva e emoziona ognuno dei consumatori. La realtà oggi è che non sono più solo i teenagers coloro che utilizzano questi canali".



ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it