Come i brand possono soddisfare le esigenze della generazione Z
Green (IBM): nell'era del "customer engagement" vincerà chi è in grado di differenziare la propria brand experience, offrendo un coinvolgimento dal forte impatto e dall'elevata personalizzazione, non importa dove si trovi il cliente
Sono i consumatori sempre più esigenti o i retailer (e i brand) perennemente alla rincorsa per star dietro alle loro istanze? La domanda non ha una risposta semplice, ma IBM ha tentato di fornire qualche elemento per fare chiarezza.
I retailer per avere successo devono ispirare fiducia negli acquirenti, ormai abituati a "muoversi" fluidamente e rapidamente fra negozi, web, mobile e social network. Lo rileva lo studio IBV di IBM, condotto fra 15.000 consumatori appartenenti alla Generazione Z, con un potere d'acquisto complessivo pari a 44 miliardi di dollari. Lo studio ha rilevato che:

- nonostante la forte digitalizzazione delle loro vite, il 67% degli appartenenti a questa generazione preferisce fare acquisti sempre in negozio, mentre un ulteriore 31% opta per il negozio fisico, ma solo a volte.
- Il 66% utilizza spesso più di un dispositivo, e il 60% abbandona siti web e app troppo lenti a caricarsi.
- I membri della Generazione Z desiderano interazioni altamente personalizzate, danno più valore alla qualità rispetto al prezzo e vogliono essere coinvolti dal brand su tutti i canali.
Lo studio IBM Customer Experience, basato su oltre 500 marchi in 24 Paesi, mostra che nonostante i cambiamenti nelle esigenze dei consumatori molte aziende faticano a soddisfare le aspettative dei clienti. Secondo la ricerca, infatti:
- solamente il 19% dei retailer è in grado di fornire un'esperienza di shopping digitale altamente personalizzata.
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