Bassi rendimenti: tre modi per sopravvivere in attesa di tempi migliori
Gianelle (Russell inv.): le strategie passano per diversificazione, asset allocation dinamica e implementazione efficace
Crediamo che la ricerca di rendimenti nel 2017 non sarà così agevole, in un contesto dove osserviamo negli USA prezzi azionari relativamente cari, rendimenti obbligazionari ridotti e spread creditizi ridotti.
L'elezione di Donald Trump come presidente USA ha incrementato l'incertezza nel nostro outlook economico globale. Crediamo che i mercati prevedano che la nuova amministrazione attuerà una politica economica favorevole a crescita, azioni e dollaro USA (relativamente mitigato da alcuni tweet presidenziali), e che dovrebbe altresì spingere la FED a ulteriori rialzi dei tassi nel corso dell'anno. Tuttavia ci sono alcune incertezze legate alle posizioni del nuovo presidente.

Per fare un esempio, ci sono alcune sue dichiarazioni sull'annullamento degli accordi commerciali e l'imposizione di dazi alla Cina che, se messi in atto, potrebbero provocare un nuovo declino nell'economia globale. L'ottimismo post-elettorale che ha guidato i mercati a fine 2016 potrebbe presto subire un cambio di rotta.
L'imperativo dei bassi rendimenti
Riteniamo che questo ambiente complesso contribuisca a creare un "imperativo dei bassi rendimenti" per gli investitori: Quando i rendimenti futuri attesi del mercato sono potenzialmente inferiori al tasso di rendimento desiderato, l'investitore non può permettersi di ignorare strategie di investimento che offrano rendimenti incrementali, o assumere rischi non adeguatamente remunerati e trascurare un'efficace implementazione delle strategie. Tre modi per affrontare questo contesto:
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