Il credito europeo dipende dal futuro del QE di Draghi
Pitkanen (Columbia Threadneedle): le società europee dovrebbero mantenersi relativamente solide dal punto di vista finanziario. Poco probabile un ampliamento significativo degli spread creditizi
Il sostegno della politica monetaria, anche attraverso l'introduzione di tassi d'interesse ridotti e negativi e il quantitative easing (QE), ha favorito notevolmente le obbligazioni societarie investment grade nel corso degli ultimi anni. Lo dimostrano la contrazione degli spread creditizi in generale e l'asimmetria che si è venuta a creare tra gli emittenti idonei e quelli non idonei al programma di acquisti della banca centrale. Nel corso di quest'anno, vi è la possibilità che tale sostegno venga meno o sia ridotto in parte, ma ciò si prospetta maggiormente sotto forma di interventi sul quantitative easing piuttosto che di probabile innalzamento dei tassi d'interesse. In Europa, l'inflazione è ancora nettamente al di sotto del livello auspicato.

Quando il QE arriverà effettivamente a conclusione, eventuali ampliamenti degli spread dovrebbero essere ragionevolmente limitati, almeno per quanto ci garantisce una prospettiva bottom-up basata sui fondamentali, poiché le società sembrano poter contare su una certa solidità nel prossimo futuro.
La domanda di obbligazioni societarie non si esaurirà
Una differenza fondamentale tra il QE utilizzato per i titoli di Stato e quello per le obbligazioni societarie è data dal fatto che il mercato delle emissioni corporate è molto meno profondo e ampio. Di conseguenza, l'impatto è stato maggiore e ha lasciato un minor numero di obbligazioni disponibili per l'acquisto da parte del mercato in generale. Pertanto, molti investitori che tradizionalmente si muovevano sul mercato delle obbligazioni societarie hanno dovuto cercare nuove asset class per conseguire un rendimento senza dover aumentare sensibilmente il rischio. In particolare, le compagnie assicurative con passività di lungo periodo stanno cercando di coprire i propri impegni ricorrendo ad attività con scadenze a lungo termine e rendimenti maggiori. Attingono in misura crescente alle asset class alternative quali collocamenti privati, prestiti, finanziamenti infrastrutturali e investimenti diretti. Il problema è che queste classi di attività sono di piccole dimensioni rispetto al mercato delle obbligazioni societarie. Per gli investitori è difficile trasferire un volume considerevole del proprio patrimonio in questi settori e di conseguenza restano vincolati al mercato obbligazionario corporate, continuando così a sostenere gli spread.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
