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12/04/2017

marketing

Per l'80% dei dirigenti d'azienda la violazione dei marchi è in aumento

Gupta (CompuMark): solo uno su cinque presta attenzione in maniera decisa alle violazioni al proprio brand. Eppure è uno degli asset più preziosi

Secondo i risultati di uno studio CompuMark sull'impatto che la violazione del marchio ha sui brand, dove è emerso che otto dirigenti d'azienda su dieci (l'80%) affermano che questa è in aumento. Nonostante questa consapevolezza, la ricerca ha anche rivelato che solo cinque intervistati (20%) hanno in corso un processo per monitorare il 75% dei propri marchi, mentre la metà ha ammesso di farlo tra il 26% e il 75%.
Condotta dall'azienda specializzata nelle ricerche di mercato Opinium, la ricerca analizza le sfide che devono affrontare i dirigenti d'azienda, la loro visione della violazione del marchio e il processo di gestione del marchio nel complesso.
Lo studio ha mostrato che la richiesta di deposito di marchi è in aumento, con i due terzi (66%) delle aziende che hanno in programma di lanciare nuovi marchi nei prossimi 12 mesi. Inoltre l'80% degli intervistati ha affermato che sarebbe più propenso a lanciare nuovi marchi se il processo di ricerca fosse più semplice.
"Il numero di marchi che deve essere depositato sta crescendo esponenzialmente e continuerà senza dubbio a farlo.

Tutto ciò, insieme al gran numero di marchi già presenti sul mercato, significa che sta diventando sempre più difficile per i brand ricercare e registrare marchi unici e nel contempo proteggere quelli già registrati. Questo fatto mette in evidenza la necessità di una maggiore protezione e, come conseguenza, rende imperativo per le aziende in tutto il mondo sviluppare e far rispettare una strategia globale che li aiuti a tenere al sicuro i propri asset più preziosi: i marchi", ha affermato Anil Gupta, CMO di CompuMark.
Inoltre, le implicazioni finanziarie della violazione del marchio come la perdita di ricavi (26%), i partecipanti al sondaggio hanno segnalato danni anche alla reputazione del brand (21%), confusione dei clienti (21%) e riduzione della fedeltà e della fiducia (19%) tra le maggiori conseguenze.
Alcuni principali risultati rivelano che:
- Il 94% ha affermato di essere sicuro che la propria azienda abbia preso misure per ricercare il marchio in tutti i mercati.
- Il 41% degli intervistati ha dichiarato che la propria società ha aumentato il budget per la ricerca del marchio, mentre solo il 5% ha affermato di averlo ridotto.



- Più della metà degli intervistati (53%) ha dichiarato che la propria organizzazione ha intrapreso misure legali contro terze parti che avevano violato il proprio brand, di cui il 34% che ha dovuto cambiare il nome del proprio brand a causa della violazione.
Il report completo è scaricabile qui.


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