BusinessCommunity.it

31/05/2017

fare

Studi professionali e mondo digital: il 36% è sul cloud, il 63% sui social

Numerosi i progetti innovativi per migliorare l'efficienza e le relazioni coi clienti, ma anche per fornire servizi avanzati come smart contract, eCommerce, coaching. 1,14 mld gli investimenti ICT di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro

Il 2016 è stato l'anno della maturità per gli investimenti ICT realizzati dagli studi professionali italiani: non solo la spesa complessiva in tecnologie di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro cresce del 2,5%, toccando quota 1,142 milioni di euro nel 2016, ma in molti studi professionali diventa ormai leva strategica per migliorare l'organizzazione e il posizionamento sul mercato. Da qui i numerosi progetti innovativi per migliorare l'efficienza e - nei casi più avanzati - le relazioni con i clienti e la capacità di fornire servizi.
La spesa media in tecnologie informatiche nel 2016 per studio si assesta sui 9 mila euro con un'incidenza pari al 16% dei costi complessivi sostenuti. L'investimento in ICT è pari in media a 8.700 euro sia per i commercialisti sia per i consulenti del lavoro, mentre gli studi legali spendono meno, in media 4.600 euro, e gli studi multidisciplinari molto di più, 16.400 euro.
Oltre metà degli studi che ha investito in tecnologia in questi anni giudica significativi i benefici ottenuti (il 33% nota un miglioramento della produttività individuale, il 18% migliore capacità di offrire servizi o ampliare la clientela): una percentuale importante, ma resta un 35% che ritiene ancora modesti o indifferenti questi impatti.

Tra le tecnologie di maggiore interesse per il futuro spicca il sito web, che segna il desiderio degli studi di comunicare di più e meglio con la clientela servita e potenziale. Ma ben il 36% ha già adottato il cloud computing per tutti o una parte dei processi lavorativi. E uno studio su quattro utilizza i dati che transitano per fornire nuovi contenuti alla clientela. Mentre è boom di utilizzo per i social network, con un incremento di quasi 20 punti percentuali in un anno.
Sono alcuni dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano.
"Il mondo delle professioni, anche se con velocità non omogenee, si sta muovendo verso l'era digitale e lancia un segnale forte: abbracciando l'innovazione tecnologica, gli studi rappresentano un sostegno fondamentale per la crescita del sistema imprenditoriale nazionale", afferma Claudio Rorato, Direttore dell'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale. "Le tecnologie informatiche stanno supportando lo sviluppo degli studi professionali italiani, che investono sempre di più in ICT anche se non sempre le scelte riflettono le effettive necessità, tanto che i benefici percepiti da alcuni studi sono ancora modesti.

Di certo, l'adozione di nuovi strumenti tecnologici sta facilitando l'evoluzione di nuovi modelli di organizzativi, per cui si segnala l'importanza degli strumenti di lavoro in mobilità e il cloud, percepito come leva organizzativa prima che tecnologica. Social network e consulenza online crescono e integrano sempre più la proposta dei servizi, mentre gli smart data rappresentano per alcuni una buona realtà, per la maggior parte una grande area di interesse".
"I progetti di innovazione avviati dagli studi professionali riguardano principalmente ancora l'efficienza interna e la gestione delle relazioni tramite le tecnologie, ma l'innovazione sui servizi è già rilevante e segnala una cultura in crescita", afferma Elisa Santorsola, Ricercatrice dell'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale. "Aumenta l'impatto del cloud computing, che nei prossimi anni vedrà un'importante adozione tra gli studi più piccoli, che manifestano l'interesse più elevato. In generale, l'interesse per le tecnologie di media-alta innovazione è costante tra gli studi professionali, anche se non sempre viene trasformato in progetti reali".



Le tecnologie

Il cloud computing è adottato dal 36% degli studi per tutti (nel 16% dei casi) o parte (20%) dei processi lavorativi; il 32% non lo usa, ma è interessato all'adozione, mentre il 25% per ora non ha alcun interesse verso questa tecnologia e il 7% non sa che cosa sia.
Sempre più strategici per il business risultano i Big data e analytics (smart data): il 24% degli studi dichiara di utilizzare i dati che transitano nello studio per fornire nuovi contenuti alla clientela. Le analisi che ne derivano hanno come obiettivo prevalente il miglioramento dell'efficienza organizzativa dei clienti (30%), la riduzione dei livelli di contenzioso (29%), l'efficacia delle azioni di recupero del credito (22%) e la valutazione dell'andamento dei costi del personale (17%).
Sono sempre più usati i social network a sostegno delle attività dello studio, con un incremento in un anno dal 44% al 63%. La consulenza online viene già messa a disposizione dal 52% del campione, a significare un'attenzione ormai maturata verso questa modalità di servizio.
Il lavoro in mobilità è ormai prassi diffusa: l'87% degli studi è attrezzato o interessato al lavoro in mobilità, consentendo ai professionisti di collegarsi al gestionale dello studio in qualsiasi momento e luogo.


Per i dipendenti la percentuale è del 62%, segnale di buona propensione per modelli di lavoro "più leggeri".
Per l'immediato futuro, le principali tecnologie oggetto di interesse sono: sito web (38%), gestione elettronica documentale e conservazione digitale a norma (entrambe al 36%), firma grafometrica (33%), portali per la condivisione di documenti e attività (30%). Sono tecnologie ormai pervasive la firma elettronica, presente nel 91% degli studi professionali, le banche dati digitali (presenti nel 72%), la fatturazione elettronica (55%).
Il 40% adotta software per le videochiamate 40% e il 33% l'eLearning. Ancora poco conosciute, invece, le tecnologie per il workflow, il CRM, e le Applicazioni di business intelligence.

I progetti di innovazione

I progetti sull'efficienza interna riguardano il 35%, contro il 57% delle due ultime rilevazioni. Compaiono con più frequenza le soluzioni in cloud e la rilevazione dei tempi interni dedicati alle singole attività. I progetti puntano a migliorare la produttività, riducendo i tempi di esecuzione di alcuni compiti, aumentando gli automatismi nell'acquisizione di alcuni dati e nella gestione documentale, compresa la posta elettronica, e incoraggiando il lavoro in mobilità.



I progetti di miglioramento della relazione col cliente salgono dal 35% al 40% e sono avviati da studi professionali che hanno già puntato sull'efficienza interna e ora proseguono con strategie di innovazione più evolute. Le soluzioni tecnologiche accrescono la velocità di erogazione del servizio, migliorano l'immagine dello studio, che appare più moderno e orientato all'investimento (per esempio con sistemi di alert automatici su più dispositivi, o consultazione immediata dei dati dello studio quando il professionista è dal cliente) e aumentano la fidelizzazione della clientela.
La relazione studio-cliente si trasforma in una partnership reciproca, in cui entrambi i soggetti collaborano e traggono beneficio. Infine, il 25% dei progetti di innovazione riguarda la progettazione di nuovi servizi, cresciuta dal 9% dell'ultimo biennio. Una fase di cambiamento ancora più avanzata per gli studi professionali che, grazie alle tecnologie, possono erogare servizi aggiuntivi come consulenza online, formazione a distanza, informazione alla community di riferimento attraverso i social, analisi dei dati.


In particolare, cresce di dimensioni la consulenza, che rappresentava il 20% circa nelle precedenti rilevazioni ma ora sfiora il 30% dell'attività dello studio (calcolato sul tempo lavorativo che produce reddito).
I servizi che gli studi sono interessati a introdurre sono gli smart contract (35%), la consulenza per la finanza agevolata e i bandi (34%), l'eCommerce (31%), la riduzione dei costi aziendali (31%), coaching, change management, formazione tecnica (25%).


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it