Imprese: lo spazio di lavoro è visto sempre più come un servizio
Mordini (Regus): per aziende piccole e in espansione un'offerta flessibile è una soluzione intelligente. Smart working e maggiore efficienza spingono per queste scelte
La riduzione dei costi fissi è ormai da tempo una tematica che coinvolge in modo pervasivo ogni impresa. La necessità di tagli su voci di bilancio non strettamente legate alla produttività ha portato anche a rivedere il concetto stesso di ambiente di lavoro.
Infatti, secondo l'ultima ricerca commissionata da Regus, si prevede che aziende di tutte le dimensioni vedranno l'ambiente di lavoro come un servizio, preferendolo ai contratti di affitto a termine. Più di un quarto (27%) degli intervistati ha risposto che si aspetta di assistere alla scelta di condizioni flessibili per l'ufficio, in via indiscriminata da parte delle aziende, invece dei tradizionali contratti a termine.

Per individuare i fattori chiave alla base della richiesta dell'ambiente di lavoro come servizio, Regus ha intervistato oltre 300 persone d'affari in Italia: è risultato che l'esigenza di ridurre i costi fissi dell'ufficio è una priorità fondamentale per le aziende (53%) il prossimo anno. In particolare, è possibile che le aziende strutturate trovino alti i costi di mantenimento e di utilizzo di uno spazio che non viene impiegato in modo efficiente.
I contratti di affitto vincolano le aziende a uno spazio aziendale, ma non stanno al passo con le esigenze in evoluzione degli affari. Lo spostamento verso il lavoro flessibile significa che le scrivanie non sono sempre usate a piena capacità . Il 37% degli intervistati del sondaggio Regus ha confermato di aspettarsi che i lavoratori chiederanno di lavorare più vicino a casa il prossimo anno: ciò porterà le aziende a scegliere spazi di lavoro in grado di adattarsi a tale evoluzione. Ma la ricerca ha prodotto anche altri due risultati di rilievo:
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