Innovare o morire
Lawson (Aberdeen Standard Inv.): le imprese dovranno intraprendere sempre maggiori sforzi per sviluppare una posizione dominante e proteggerla attraverso la tutela della proprietà intellettuale e delle attività di R&S
Un recente articolo del New York Times afferma che "le regole del commercio stanno cambiando", con la Cina impegnata a innovare e sfidare i leader mondiali della tecnologia.
L'articolo afferma inoltre che "questo cambiamento potrebbe sostituire le regole commerciali del XX secolo con un nuovo ordine economico globale del XXI secolo, in cui denaro, idee e potere potrebbero essere strettamente monitorati e regolamentati, tanto quanto le merci imbarcate su un cargo e spedite all'estero".

Se è vero che questo esempio potrebbe essere al limite dell'iperbole, è chiaro che l'innovazione e la protezione della proprietà intellettuale diventeranno sempre più cruciali sia per le imprese che per i governi.
La tutela dell'innovazione si inserisce in un numero sempre maggiore di accordi commerciali, i governi si impegnano sempre di più per impedire acquisizioni estere e i Paesi stanno avviando programmi ambiziosi volti a stimolare l'innovazione su una vasta scala, come mai si era visto prima.
Per citare alcuni esempi: l'accordo commerciale TPP, che comprende disposizioni per la protezione della proprietà intellettuale; gli Stati Uniti e l'Europa che bloccano le acquisizioni cinesi nel settore tecnologico; o addirittura il piano "Made in China 2025", che mira esplicitamente a collocare la Cina come leader mondiale in settori come quello dell'intelligenza artificiale.
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