Paying Taxes 2018 di Banca Mondiale e PwC: Italia al 122mo posto su 190
Acerbis (PwC TLS): in un quadro che resta difficile, la strada intrapresa è quella giusta. Si tratta di consolidarla, lavorando sui temi di policy fiscale con un'agenda chiara e tempi di esecuzione rapidi
E' stato pubblicato "Paying Taxes 2018", il rapporto di Banca Mondiale e PwC, che rileva e analizza i costi per imposte e tasse in capo alle aziende, il connesso carico amministrativo per versamenti d'imposta e i diversi adempimenti fiscali registrati nel corso del 2016. E come ampiamente previsto, c'è qualche timido segnale di miglioramento per il nostro Paese, ma siamo nettamente lontani dai Paesi con cui dovremmo relazionarci.
Il rapporto studia la facilità nel pagare le imposte in 190 economie e fotografa l'incidenza della tassazione dell'attività produttiva nei singoli Paesi, attraverso un caso di studio che ha ad oggetto un'impresa domestica di medie dimensioni. Il rapporto esamina tre indicatori:

- il Total Tax & Contribution Rate ("TTCR"), che misura il carico fiscale e contributivo per le imprese (non la sola pressione fiscale);
- il tempo necessario per i diversi adempimenti relativi alle principali tipologie di imposte e contributi (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi)
- il numero dei versamenti effettuati.
A questi si aggiunge poi il post filing index, che misura i tempi per ottenere un rimborso Iva, ovvero per correggere un mero errore nella dichiarazione dei redditi.
La situazione in Italia
- TTCR 2016 pari al 48%: è un dato che registra una diminuzione di 14 punti percentuali rispetto al 2015 (a fronte di un TTCR globale pari a 40,5%);
- 238 ore impiegate per gli adempimenti fiscali (erano 240 nel 2015), a fronte di un dato globale pari a 240 ore;
- costante il numero dei pagamenti: resta pari a 14.
Il rapporto evidenzia che 52 economie hanno registrato un incremento del TTCR, mentre solo 32 hanno visto diminuire il TTCR. L'Italia si colloca tra quest'ultime, registrando un carico fiscale e contributivo complessivo per le imprese nel nostro Paese pari al 48%, con un decremento di 14 punti percentuali. Tale diminuzione va principalmente ricollegata agli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato.
Il TTCR si colloca ancora al di sopra della media mondiale (40,5%) ed europea (39,6%). Tuttavia, l'Italia si rivela un Paese competitivo rispetto ad economie avanzate comparabili (Germania, Svezia, Belgio, Francia) che hanno registrato un TTCR superiore. Tale posizionamento potrebbe migliorare ulteriormente se la Banca Mondiale riconoscesse il TFR quale componente reddituale differita - e non già componente contributiva - nell'accezione ampia del Paying Taxes, vedrebbe l'Italia migliorare ulteriormente e in modo significativo il proprio posizionamento.
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