Azionario: prospettive ancora favorevoli
Guibout (Axa IM): negli Stati Uniti e in Europa i ribassi digli indici non devono preoccupare. Tra i settori più esposti all'impatto del rialzo dei tassi d'interesse le maggiori perdite
Nel mese di febbraio i mercati europei hanno cancellato, con un colpo di spugna, i rialzi di gennaio. La velocità dei prossimi rialzi dei tassi d'interesse continua a innervosire gli investitori, tenuto conto dei segnali di pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti e della comunicazione della Banca Centrale Europea su una progressiva uscita dalla politica monetaria espansiva.
Il periodo ha coinciso anche con la pubblicazione di risultati societari annuali e i mercati hanno sanzionato pesantemente le aziende i cui risultati sono stati inferiori alle attese, o che non hanno prodotto nessuna sorpresa positiva.

Entrambi gli indici, DJ Eurostoxx dividendi reinvestiti e Msci Europe hanno perso intorno al 3,8% sul mese. I più penalizzati, ancora una volta, sono stati i settori maggiormente toccati dalla prospettiva di un rialzo dei tassi, come quello farmaceutico, l'immobiliare, le telecomunicazioni e i servizi alla collettività.
Le prospettive economiche restano favorevoli
In questa fase, le prospettive economiche restano favorevoli a un'evoluzione positiva dei mercati azionari. Se il rischio di un surriscaldamento dell'economia USA preoccupa gli investitori, il discorso della Fed resta, per il momento, piuttosto rassicurante.
In Italia, il Ftse All Share è in calo del 4,13%, con tutti i settori, a eccezione delle telecomunicazioni, in territorio negativo. Ancora una volta, anche qui i maggiori ribassi hanno interessato i settori più esposti all'impatto del rialzo dei tassi d'interesse. Tra tutti, quello tecnologico e dell'energia sono riusciti a limitare un po' le perdite.
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