L'impatto del GDPR sulla spesa in sicurezza IT in Italia
Il picco della spesa avverrà nel 2019, con investimenti che nelle aziende italiane sfioreranno i 230 milioni di dollari. Appuntamento il 10 maggio a Milano con l'IDC Security Conference 2018
Le analisi di IDC evidenziano come la spesa in sicurezza IT da parte delle imprese europee e italiane sia già - e lo sarà ancor di più in prospettiva - influenzata dall'entrata in vigore del GDPR il 25 maggio 2018. L'adeguamento alla regolamentazione europea sulla protezione e il trattamento dei dati avviene in un contesto di evidente e forte evoluzione, in cui non solo una parte sempre più importante dell'IT risiede al di fuori del perimetro aziendale, ma vanno anche sbiadendo sempre di più i confini tra ambienti fisici e digitali.

IDC ritiene, e non è ovviamente la sola, che l'allineamento alla direttiva europea trasformerà sensibilmente i processi aziendali di gestione, archiviazione, governo e protezione dei dati, e si aspetta che il GDPR continuerà a trainare una porzione significativa della spesa aziendale in sicurezza IT per i prossimi quattro anni, così come già avvenuto nel corso del 2017, andando a incidere sia sul valore del mercato del software che su quello dei servizi di sicurezza.
Più nel dettaglio, in Europa Occidentale IDC prevede che la spesa in sicurezza IT direttamente correlata al GDPR crescerà con un CAGR 2017-2021 del 19,5%. Il picco della spesa in sicurezza influenzata dal GDPR si avrà secondo IDC l'anno prossimo, nel 2019, con investimenti aziendali che supereranno i 3,7 miliardi di dollari. In Italia, la spesa in sicurezza IT trainata dal GDPR crescerà nel medesimo arco di tempo con un CAGR del 15,3% e culminerà anch'essa nel 2019 sfiorando i 230 milioni di dollari. Quest'anno, IDC prevede per le imprese italiane un valore di spesa di quasi 200 milioni di dollari.
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