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18/07/2018

economia

Turchia: per Erdogan la giusta tempistica sarà decisiva

Raiffeisen CM fa il punto sulle sfide che il presidente turco dovrà affrontare con il nuovo governo perchè la crescita del Paese ha "i piedi di argilla"

Erdogan riuscirà ad affrontare e superare i problemi interni?
L'incertezza di politica economica in Turchia si conferma un tema rilevante per il mercato obbligazionario. L'implementazione di un chiaro piano di misure adeguate rimane un presupposto per la stabilizzazione della valuta. Di recente la politica di bilancio non è stata particolarmente rigorosa - un esempio in questo senso è il programma di concessione di prestiti che ha rafforzato gli squilibri con l'estero.
La crescita turca ha i "piedi d'argilla": è basata eccessivamente sul credito ed è considerata in modo piuttosto critico dai mercati valutari. Gli squilibri delle partite con l'estero rappresentano sicuramente il centro del problema. Il deficit della bilancia delle partite correnti, tuttora elevato, recentemente è salito anche a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, e ora deve essere rifinanziato. Lo stesso vale per il rifinanziamento del debito estero di breve termine. D'altro canto, le riserve valutarie relativamente scarse non contribuiscono di certo alla fiducia nei confronti della Lira Turca.



La giusta tempistica sarà il fattore decisivo

I rendimenti dei titoli di Stato decennali pari a circa il 17% sono al momento particolarmente attraenti. Sarà tuttavia necessario prendere urgentemente delle misure al fine di stabilizzare la valuta e controbilanciare l'elevato tasso di inflazione. Rimane tuttavia da chiarire se il neo-eletto presidente sia pronto a prendere decisioni che potrebbero nel contempo indebolire la crescita. Un passo di questo genere potrebbe a conti fatti rendere la Turchia attraente nel lungo periodo agli occhi degli investitori.
Sul fronte azionario: la vittoria di Erdogan potrebbe stabilizzare il mercato. La borsa di Istanbul ha fatto registrare un -17% da inizio anno. La notizia sulla permanenza al potere del presidente in carica è stata accolta in modo positivo all'apertura della Borsa turca il lunedì successivo alle elezioni (il 25 giugno 2018) con l'indice ISE 100 in aumento del 2,2% nel corso della mattinata.
Nel caso in cui il presidente Erdogan si rivelerà in grado di occuparsi dei grandi problemi economici del suo Paese, Raiffeisen CM riporterà la Turchia al centro dei suoi investimenti di lungo termine.


Questo perché queste future mosse saranno proficue sia per il mercato azionario, sia per la Lira che in un tale scenario si apprezzerebbe nuovamente in modo sensibile.

A cura del Team Mercati Emergenti di Raiffeisen Capital Management


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