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23/01/2019

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Giacobbe (Facile.it): come risparmiare sulle spese fisse

L'utilizzo dei comparatori online conquista gli italiani, che possono così scegliere come tagliare i costi di assicurazioni, bollette, mutui e prestiti 

Gli italiani per risparmiare, riducendo le spese, ricorrono sempre di più all'online. Anzi, ai comparatori online. Grazie a chi ha sfruttato i suggerimenti dati da questi il risparmio medio è stato pari a 620 euro l'anno. E parliamo delle spese più o meno fisse, come le bollette, l'RC auto, ma anche mutui o prestiti. La comparazione diventa quindi uno strumento sempre più diffuso e utilizzato, non fosse altro che per avere informazioni. E' quello che emerge dall'indagine condotta per Facile.it da mUp Research con l'ausilio di Norstat. Ne abbiamo parlato con Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it.

Partiamo dalla vostra ricerca. Assicurazioni, mutui, prestiti. Come affrontano queste spese gli italiani?

Sono sempre più sensibili a opportunità di risparmio. In generale, nonostante ci sia ricerca di modalità di risparmio lo scorso anno circa il 40% delle famiglie non è riuscita a risparmiare.
Se guardiamo ad assicurazioni, bollette e mutui, i prodotti in cui cercano maggiormente il risparmio, in primis ci sono le assicurazioni, in particolar modo l'RC auto, seguite dalle bollette di luce e gas.

Questo aspetto si vede sia da quanto cercano online, sia nel quanto sono poco fedeli al fornitore precedente, e come questa situazione di fedeltà evolve nel tempo. Per esempio, sulle assicurazioni 10 anni fa soltanto il 10% delle persone cambiava compagnia ogni anno sulle RC auto. Oggi siamo vicini al 20%, percentuale quasi raddoppiata. Questo è frutto un po' della crisi, ma anche della maggiore coscienza dei consumatori. Se si chiede agli italiani quanti di loro cercano il risparmio su una polizza auto, si rileva una percentuale vicina al 70%.

Stiamo diventando un popolo di infedeli (ai fornitori)?

La fedeltà sta calando per tutte le categorie merceologiche e di prodotto. Sulle assicurazioni il tasso di non fedeltà, quindi chi cambia, dal 10% circa del 2009 al 20% circa del 2018. Se guardiamo ai conti correnti, la penetrazione di conti correnti online è cresciuta molto, visto che oggi oltre il 40% delle persone ha un conto online, ma chiaramente non l'avevano 10 anni fa. Se guardiamo ai mutui, un indicatore di bassa fedeltà è stata l'esplosione delle surroghe negli ultimi anni, guidata anche dai bassi tassi di interesse.


Diciamo quindi che le persone sono meno affezionate al fornitore precedente, sono molto più attive più attive nella ricerca del risparmio, ed è aumentato anche il numero delle persone che cambia fornitore quando trova un sufficiente livello di risparmio.

Quanto e come usano gli strumenti di comparazione? E chi li usa?

Questi strumenti sono facili da usare. Sono strumenti self service online, su siti web come facile.it. Se guardiamo per quali prodotti sono utilizzati e che quindi hanno più traffico, il prodotto di gran lunga più importante sono le assicurazioni auto. Su Facile vengono calcolati ogni anno circa 7 milioni di preventivi in questa categoria. E' un numero molto alto.
Gli altri prodotti in cui l'uso del comparatore sta esplodendo è il mondo delle bollette, quindi luce, gas e ADSL. In questo caso abbiamo oltre 200mila utenti al mese che effettuano un calcolo.
Se invece guardiamo al tipo di persona che usa il comparatore, si tratta di soggetti concentrati maggiormente nelle aree urbane, le città più grandi. Gli strumenti sono leggermente più utilizzati nel nord che nel sud Italia.


Riguardo all'età, l'utilizzatore che utilizza il sito ha circa 40 anni, ma se ci focalizziamo su chi acquista online i soggetti sono più giovani, vicino ai 35 anni.

Qual è il tasso il tasso di conversione di una comparazione in un cambio di contratto?

Cambia molto a seconda della tipologia di prodotto. Sulle RC Auto all'incirca ogni 7 persone che effettuano un preventivo, una cambia attraverso di noi. In aggiunta ci sono soggetti che usano il comparatore come strumento di informazione e poi cambiano altrove, magari si informano online ma poi cambiano fornitore con un canale fisico.
C'è anche una parte di persone che decide di non cambiare o perché non trova risparmio, oppure non è sufficiente per giustificare lo sforzo, ma anche per pigrizia, che è comunque una componente.

Quali sono i risultati che più vi hanno sorpreso?

Sono due. Sulle assicurazioni il peso dei prodotti non RC auto. Dalla nostra ricerca è emerso che c'è molto interesse anche per altro prodotto "motor" (motociclette e veicoli commerciali), e soprattutto per le polizze vita semplici come, per esempio le "temporanee caso morte".



La seconda cosa che ci ha stupito è il livello alto e crescente di interesse per il mondo delle bollette (luce, gas e ADSL), che sono voci di costo che pesano tanto sul bilancio famigliare. L'interesse sta aumentando anche perché sistematicamente si parla di liberalizzazione, che ci attendiamo in un prossimo futuro.

Perché Facile.it, che nasce come comparatore online, apre punti fisici?

Facile apre una serie di punti fisici - oggi ne abbiamo 9 e l'ultimo è stato aperto a dicembre a Milano - perché l'esigenza era quella di essere vicini e più raggiungibili per segmenti di popolazione che utilizzano poco internet. In particolar modo per determinate fasce di età.
Se noi guardiamo alla persona media che utilizza il negozio, vediamo che è più anziana dell'utilizzatore medio del sito web. Nel negozio questi soggetti trovano il servizio di comparazione per i prodotti che copriamo, però con la vicinanza fisica del negozio e l'assistenza di un addetto. E' quindi un modo per essere più accessibili e più fruibili per fasce di popolazione che magari sono meno avvezze a comparare online o ad acquistare da sole online.




Come funziona nel concreto?

Basta presentarsi. Il negozio copre tutti i prodotti principali del sito, e i più utilizzati sono assicurazioni, bollette e i mutui. Non è necessario prendere un appuntamento. La persona può presentarsi quando vuole per chiedere un preventivo.
Per la parte del preventivo auto, non è necessaria neppure una particolare documentazione, poiché si riesce comunque ad accedere ai dati necessari.
Per le bollette non è strettamente necessario ma è consigliato portarle con sè, anche perché queste sono mediamente difficili da leggere: riuscire a capire quanto effettivamente uno paga di componente energia e in che pagina si trova, non è intuitivo.
Anche per i mutui non è necessario presentarsi con una particolare documentazione. Nel caso di surroga è però importante ricordarsi i dettagli del mutuo in essere, come la durata residua e il tipo di tasso, in modo che si riesca a fare un confronto ragionevole.

Da osservatori privilegiati del mercato, come vedete l'andamento dei mutui nel 2019?

Difficile fare previsioni. Separiamo i mutui normali e le surroghe.
Per la componente mutui normali, il mercato immobiliare è in ripresa come numero di transazioni, e questo dovrebbe aiutare anche sui mutui per acquisto, che sono molto legati al numero di compravendite.



Per la parte surroga credo che la situazione sia un po' più difficile. Noi abbiamo beneficiato per alcuni anni di tassi molto bassi. Quindi una serie di persone che avevano contratto mutui nel 2010-12 avevano una forte convenienza a sostituire un mutuo fatto in quegli anni con uno ai tassi attuali, sensibilmente più bassi. Sensibilmente significa anche il 2-3% in meno, che su un mutuo è un ammontare importante.
Oggi sembra che i tassi stiano per iniziare a crescere di nuovo e uno scenario di tassi in aumento chiaramente riduce l'interesse in una surroga, poiché il risparmio potenziale tende ad abbassarsi.
Per il 2019 ci aspettiamo quindi una situazione relativamente positiva per i mutui prima casa, legata al mercato immobiliare. Mentre per la parte surroga vediamo una contrazione. E' anche vero che adesso la situazione è abbastanza fluida, il che rende difficile fare stime attendibili nel medio periodo.

Quindi vede un mercato immobiliare comunque in crescita

La reportistica diffusa pubblica indica che il numero di compravendite è in leggero aumento, con prezzi relativamente stabili.


Anche qui, l'andamento è legato a doppio filo con i mutui, nel senso che posto che una quota importante di case hanno questo tipo di finanziamento, ovviamente variazioni di "appetito" del credito delle banche sui mutui prima casa, possono avere un impatto forte sul numero di transazioni. Detto in modo più semplice: in caso di contrazione dell'appetito del credito e quindi banche che vogliono erogarne di meno, questo potrebbe danneggiare il numero di transazioni immobiliari, perché per le persone è più difficile finanziarsi.


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